Maurizio Sarri Napoli coach

Napoli, Sarri 'chiama' De Laurentiis: "Un ciclo finisce con la cessione dei giocatori"

La bella vittoria ottenuta contro il Cagliari regala il secondo posto al Napoli almeno per ventiquattro ore, in attesa ovviamente di vedere cosa farà la Roma impegnata domenica sera sul campo del Milan.

Al termine della gara, ancora una volta, tanti gli applausi per il gioco espresso dalla squadra di Sarri che intervistato da 'Mediaset Premium' fa chiarezza sia sul suo futuro che su quello del club.

"Nella vita non si sa mai, ma mi piacerebbe andare via quando finisce il progetto. A fine ciclo. In questo momento non ci sono cose che mi lascino pensare di andar via: non so a quale panchina mi accostino e neanche mi interessa, e soprattutto non fare mai una trattativa prima di avvisare la mia società. Sono tutte storie che vengono dai media e non m'interessano", assicura infatti Sarri.

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Quindi il tecnico chiarisce: "I cicli finiscono inevitabilmente per motivi anagrafici o per la cessione dei giocatori, e noi all'interno del ciclo proveremo a fare quanti più risultati possibile. Come sempre, però, ripeto che in questo momento il Napoli non può programmare ma soltanto sognare uno Scudetto".

Sarri d'altronde sa bene come trattenere tutte le stelle non è sempre possibile, il caso Higuain insegna: "Bisogna entrare nella testa dei giocatori e della società, anche se c'è la volontà di trattenere tutti, a volte non è detto che sia possibile. Esistono club europei con forza e potenzialità economiche superiori a tutte le italiane, e quindi non si può mai dire".

Il futuro del Napoli però sembra roseo: "I centodue goal, il record delle vittorie in trasferta, i 4 punti in più della stagione precedente. Tutto dipenderà dall'evoluzione dei nostri giovani: a centrocampo, per esempio, siamo coperti in tutti i ruoli. Anche Rog sta diventando affidabilissimo". Ora tocca a De Laurentiis respingere le sirene e blindare i gioielli.

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