Nicolò Zaniolo Real Madrid Roma Champions LeagueGetty Images

Roma, Zaniolo esordisce al 'Bernabeu': pochi spunti ma la personalità c'è

Un esordio tra i grandi è sempre una soddisfazione immensa per un giovane, figurarsi quando avviene nello scenario del 'Santiago Bernabeu' di fronte al Real Madrid, campione d'Europa in carica da tre anni: per Nicolò Zaniolo si è trattato di un sogno ad occhi aperti, il classico episodio della carriera da raccontare un giorno ai nipotini.

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Eusebio Di Francesco ha spiazzato tutti schierandolo dal primo minuto nella Roma, nel primo match di Champions a discapito di Cristante e Pellegrini che invece si sono seduti in panchina: interno sinistro di centrocampo nel 4-3-3 disegnato dal tecnico, che però non è bastato per arginare i letali attacchi delle 'Merengues'.

Come prevedibile, Zaniolo non ha lasciato il segno: sarebbe stato troppo chiedere a un ragazzo di soli 19 anni di fare la differenza alla prima in un palcoscenico di tale importanza, dove le gambe sono tremate anche a campioni di tutto rispetto.

Pochi gli spunti degni di nota come una giocata su Gareth Bale , non di certo l'ultimo arrivato, che ha strappato qualche applauso: personalità e coraggio le doti principali del ragazzo, prima della sostituzione al 54' con Pellegrini.

Solo 23 i tocchi totali del pallone, discreta (77,8%) percentuale dei passaggi riusciti: numeri determinati anche e soprattutto dalla qualità degli avversari, apparsi dominanti in diversi tratti dell'incontro dove la Roma ha faticato e non poco per cercare l'equilibrio giusto, alla fine mai arrivato.

"Non mi aspettavo di giocare - ha dichiarato Zaniolo a 'Roma TV' - quando ho saputo la notizia dal mister che mi ha detto di stare tranquillo, ho subito pensato a dare tutto in campo. I compagni mi hanno dato una mano, a partire da De Rossi. Il risultato non è positivo ma il pensiero è già rivolto alla prossima gara" .

Positivo il commento di Di Francesco nel dopogara, sempre al canale tematico giallorosso: "Ho visto del buono in lui in allenamento, la carta d'identità non la considero: pensavo che potesse essere un giovane in grado di darci una mano, offrirci qualità per ribaltare la pressione avversaria".

Arrivato in estate dall'Inter nell'ambito dell'operazione Nainggolan, Zaniolo può vantare anche la soddisfazione per la recente convocazione in Nazionale da parte di Roberto Mancini, anch'egli curioso di scorgere delle qualità che pian piano stanno emergendo. D'altronde il tempo è decisamente suo amico.

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