Nemanja Matic Chelsea Adam Forshaw MiddlesbroughGetty

Capolinea Middlesbrough: è matematicamente in Championship

Era più che mai prevedibile che la serata, iniziata con il tamponamento da parte del bus della squadra, si concludesse in maniera tetra, e così è stato: il Middlesbrough saluta matematicamente la Premier League con due giornate d'anticipo.

Il 3-0 rimediato in casa del Chelsea, a cui ora basta un altro successo per festeggiare il titolo di campione d'Inghilterra, è una sentenza: sono 7 le lunghezze di ritardo del Boro dallo Swansea, attualmente quartultimo e prima formazione fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione.

Al Middlesbrough non è dunque bastata una campagna acquisti teoricamente interessante per mantenere la categoria dopo la promozione di un anno fa: la scorsa estate erano arrivati tra gli altri l'ex Barcellona e Manchester United Victor Valdes, e poi Fischer (Ajax) e l'ex Manchester City Negredo. Senza dimenticare la presenza in rosa dell'ex bolognese Ramirez e dell'esperto Downing.

Tutto inutile: partito tutto sommato col piede giusto in campionato, con 5 punti ottenuti nei primi 3 turni, il Boro si è ben presto perso per strada, collezionando appena 5 successi totali e ben 18 sconfitte (la metà) in 36 giornate. Nelle ultime 19 la squadra ha vinto appena una volta, il 26 aprile contro il Sunderland (1-0). Un ruolino da retrocessione inevitabile.

Inutile anche il cambio di panchina di marzo, con l'esonero di Aitor Karanka e la promozione dell'ex vice Steve Agnew: con lui in panchina la situazione non solo non è migliorata, ma è addirittura peggiorata. Le finali di coppe inglesi e quella di UEFA di inizio millennio sono un lontano ricordo: ora la realtà si chiama Championship. Di>

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