Candreva Inter Serie A

Candreva sul calciomercato: "Vicino a Napoli e Atletico, ora vinco con l'Inter"

Antonio Candreva è stato un po' l'uomo mercato dell'estate. Prima di approdare all'Inter l'esterno ha sfiorato il Napoli. Ma non solo...

Bagni: "Verratti fu quasi dell'Inter"

Al 'Corriere dello Sport', il numero 87 nerazzurro conferma i rumors sugli azzurri: "E’ vero, c’è stato un interessamento e il mio procuratore, Federico Pastorello, mi aveva avvertito che Lotito e De Laurentiis stavano parlando. Non è vero però che ho rifiutato di andare al Napoli o che ho chiesto un ingaggio assurdo. Se la trattativa non è stata conclusa, la responsabilità non è mia".

L'articolo prosegue qui sotto

La pretendente a Candreva, però, non era una sola: "L'Atletico Madrid ha fatto un’offerta per prendermi, ma Lotito la riteneva troppo bassa".

Il presente, alla fine, si è rivelato essere ad Appiano: "Sono venuto qua per vincere e non sarò soddisfatto finché non ci sarò riuscito. Il mio è stato il primo investimento del gruppo Suning nell’Inter e a livello personale non vi nascondo di essere orgoglioso che una famiglia così importante abbia voluto proprio me. Questo fatto è un motivo in più per dimostrare quanto valgo. Voglio diventare un punto di riferimento per l’Inter, migliorarmi e vincere con la nuova proprietà e i compagni. Qui c’è tutto per far bene".

"Essere cercato da un top club a livello mondiale per me è stato un motivo d’orgoglio - prosegue - So che i dirigenti mi seguivano da tempo e se una società così ti vuole, non puoi dire di no. Voglio vincere con la maglia dell’Inter. Entrare in questo centro sportivo e vedere la foto di Zanetti che alza la Champions a Madrid mi dà ogni volta i brividi e mi ricorda che sono in un ambiente vincente. Qui ci sono tutte le condizioni per togliersi delle soddisfazioni e adesso sta a noi. Io ci credo: possiamo aprire un grande ciclo".

Eppure la nuova squadra di Candreva è partita decisamente male: "Dobbiamo accettare la scelta di Mancini che ha deciso di non proseguire con noi. De Boer ha fatto un ottimo lavoro, ma i risultati lo hanno e ci hanno penalizzato. Dopo le due partite con Vecchi, adesso c’è Pioli con cui cercheremo di migliorare la classifica. La Champions? Sappiamo che è difficile raggiungerla perché ci sono diverse squadre che sono davanti a noi, ma siamo l’Inter e abbiamo l’obbligo di andarci. Dobbiamo puntare al massimo".

Un 'handicap' cambiare 4 allenatori? "Un po’ sì. Non lo dico per nascondermi o perché voglio cercare alibi perché se siamo in questa situazione di classifica, noi calciatori abbiamo le nostre colpe. Sicuramente potevamo fare di più, su questo non ci piove. Ora che le cose si sono sistemate abbiamo l’obbligo di migliorare e dimenticare il brutto inizio di campionato".

Su De Boer: "Aveva ottime idee, ma la Serie A è difficile e purtroppo non aspetta nessuno. Quando non arrivano i risultati e le vittorie, anche se la squadra gioca bene, il primo a pagare è l’allenatore".

Poi l'arrivo di Pioli: "Ero contento perché lo conoscevo e sapevo come lavorava. Noi siamo una squadra forte, abbiamo dei giocatori importanti, ma purtroppo in questo inizio di stagione non lo abbiamo dimostrato. Vogliamo farlo da adesso in poi. Magari con un allenatore italiano, preparato e che conosce bene il campionato possiamo fare una grande rimonta".

Riguardo i malintesi ai tempi della Lazio, Candreva chiarisce: "Mauri inizialmente non aveva rinnovato il contratto e l’allenatore doveva scegliere il nuovo capitano. Io non mi aspettavo di avere la fascia perché alla Lazio viene data solitamente ai giocatori con più anzianità. Pioli puntò su Biglia e lo spogliatoio naturalmente l’ha accettato. Io lo conosco e lui conosce me. Chiaramente ci siamo parlati, ma la storia alla Lazio è nel cassetto e adesso abbiamo una nuova grande avventura nella quale vogliamo vincere insieme".

Candreva Pioli LazioGetty Images

"La questione è stata ingigantita. Pioli mi propose di fare il vice capitano e preferii dire di no - prosegue - Credete davvero che non ci siamo parlati per una stagione? Mai dai... E’ una cosa ridicola e poi lui mi ha sempre fatto giocare... Siamo professionisti e lo scorso anno ho segnato 12 goal. Tutto qui. Ho creato problemi nello spogliatoio? Non permetto a nessuno di attaccare la mia serietà e la mia professionalità. Soprattutto a chi non c’era e non era presente nei miei 5 anni alla Lazio".

A proposito dei biancocelesti, dal suo ex solo parole dolci: "Le 5 stagioni sono state indimenticabili, le più belle della mia carriera calcistisca. A Roma ho lasciato tanti amici e tanti ricordi positivi. Posso solo dire un grande grazie a tutta la gente laziale. Lotito? Grande rapporto. Mi ha sempre trattato bene e soprattutto ha sempre mantenuto la parola data. Di lui non posso che parlare positivamente".

Biglia è nei radar dell'Inter: "Se mi chiamerà, gli risponderò che qui abbiamo tanti bravi centrocampisti. Poi se arrivasse a Milano, lo accoglieremmo in maniera positiva come i miei compagni hanno fatto con me".

Candreva, alla Juventus, non si è riuscito ad imporre: "Avevo 22 anni ed ero reduce da 6 mesi ottimi al Livorno. Forse avrei fatto meglio a restare fino al termine della stagione in Toscana, ma l’esperienza a Torino è stata positiva sia come uomo sia come calciatore. Ho giocato con Cannavaro, Grosso, Camoranesi, Buffon e Del Piero, grandi uomini e grandi campioni".

Inter o Juve? "Sono due maglie che hanno scritto pagine indelebili della storia del calcio italiano. Io voglio fare tanto all’Inter, vincere quello che non ho vinto alla Juventus e mi auguro davvero di restare in nerazzurro per molti anni".

Pubblicità