PS VerrattiGetty Images

Verratti spiega il flop Italia: "Confusi da troppa tattica"

Al netto della più che probabile vittoria di Ligue 1 con il Paris Saint-Germain, quella di Marco Verratti è stata una stagione deludente, tra l'esclusione dal Mondiale con l'Italia e l'eliminazione dalla Champions League per mano del Real Madrid. Ai microfoni della 'Gazzetta dello Sport', il centrocampista della Nazionale ha parlato proprio di questi dispiaceri. 

Queste le parole di Verratti sulla sconfitta dell'Italia contro la Svezia: "Ventura aveva una visione molto tattica. Magari va bene in club, ma in Nazionale è più difficile acquisire tante nozioni tattiche in pochi giorni. A volte quando avevamo palla, andavamo tutti in confusione. L’organizzazione è importante, ma in Nazionale non si fa tutto con la tattica. Ventura lo rispetto, è un po’ come Zeman. Ma se metti Zeman in Nazionale magari è dura far capire a tutti le sue idee in così poco tempo.

Forse pensavamo già di arrivare secondi, visto che c'era la Spagna. Era l’aria che si respirava in Nazionale. Poi gli spareggi sono gare difficili, anche se magari a portata. Bisogna guardare avanti. Noi giocatori siamo i primi responsabili".

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Poi Verratti parla anche del suo PSG e dall'eliminazione in Champions League: "Il Real Madrid è un avversario tosto, ma eravamo convinti di passare. Il PSG non è così distante dal Real. Poi certi episodi fanno la differenza. Ronaldo magari non ha fatto molto all’andata, ma comunque due goal. A noi mancava anche Neymar, che è come togliere Messi al Barcellona..."

Infine, un pensiero per il suo futuro: "Ho letto che Raiola mi ha offerto al Barcellona. Falsità. Ho parlato con i miei dirigenti, sanno cosa penso, le cose sono chiare. Ho deciso di restare. Ho il chiodo fisso di vincere con il PSG".

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