Simone Verdi Bologna

Verdi e il no al Napoli: "Dette tante falsità, mi viene da ridere"

La sua è stata una delle trattative più calde dell'ultima sessione di mercato, una telenovela conclusasi con l'epilogo forse meno atteso: Simone Verdi ha deciso di rifiutare le avances del Napoli e di rimanere al Bologna, almeno fino al prossimo giugno.

Intervistato in esclusiva da 'Il Corriere della Sera', l'attaccante italiano ha motivato il suo rifiuto ai partenopei: "Io non ho detto no al Napoli, ho detto sì al mio percorso al Bologna: non potevo andarmene a gennaio dopo tutta la fiducia che ha riposto in me quando venivo dalla retrocessione col Carpi".

"Ho dovuto sentire tante falsità, cose brutte persino sulla mia famiglia e sulla mia fidanzata, che avrebbero interferito nella scelta. Poi ho sbagliato anch’io… Avrei dovuto intervenire subito per spiegare e calmare le acque: invece la mia riservatezza, che ritengo un pregio, ha peggiorato la situazione. L’offerta del Napoli poteva cambiare la mia carriera, lo so. Ma, dopo avere giocato già in sei squadre, a 25 anni qui ho trovato per la prima volta la mia casa calcistica. Sento di avere un progetto da condurre fino a giugno".

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Nessuna intromissione di altre squadre come Inter, Milan o Juventus: "Mi viene da ridere. No, nessuno muoveva i fili. So ragionare da solo. De Laurentiis deluso? Forse ho mandato un messaggio sbagliato. Ma sia chiaro: il problema non era Napoli, e non ho mai detto sì per poi cambiare idea. Sarri mi ha chiamato, una telefonata amichevole. Ha capito, con molta serenità e sensibilità".

Nessun pentimento: "Neanche per un attimo. Tutto questo casino per poi cambiare idea?".

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