Anthony Vanden Borre MazembeGetty Images

"Troppo grasso": Vanden Borre boicottato, addio al Mazembe

Bambino prodigio prima e talento bruciato poi, tanto da abbandonare il calcio a soli 29 anni. Quindi la decisione di rientrare in scena, seppur in un contesto minore come il Congo. Ma è destino che la vita pallonara di Anthony Vanden Borre non possa mai essere tranquilla.

Il terzino belga (ma nato proprio nella Repubblica Democratica del Congo), 30 anni a ottobre, per due stagioni in Serie A con le maglie di Fiorentina e Genoa, ha lasciato anche il TP Mazembe. Forse definitivamente. Il motivo? Il comportamento dei compagni di squadra, che secondo il quotidiano 'La Derniere Heure' lo hanno boicottato sia in campo che nello spogliatoio.

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Vanden Borre GenoaGetty Images

Vanden Borre era arrivato appena due mesi fa al Mazembe, finalista del Mondiale per Club nel 2010 ma sconfitto dall'Inter di Benitez. Ma non ha mai trovato spazio, tanto da telefonare personalmente al proprio presidente Moïse Katumbi per denunciare l'atteggiamento ostile da parte di molti compagni e dell'allenatore, Kazembe Mihayo.

Questi ha ceduto alle pressioni del patron, schierando Vanden Borre a fine aprile, contro il Don Bosco, in una gara vinta per 3-2. Ma le cose non sono andate meglio: sempre secondo il quotidiano belga, durante i 90 minuti l'ex viola è stato chiaramente ignorato in campo da molti compagni, che non gli hanno mai passato il pallone.

Uno di questi, l'attaccante Tresor Mputu, dopo la partita ha telefonato a sua volta al presidente Katumbi, umiliando senza troppi giri di parole Vanden Borre: "È troppo grasso, se continuerà a giocare gli verrà un infarto in campo". E così il belga ha deciso di dire stop, lasciando il Congo e tornando in patria.

Interpellato dal quotidiano olandese 'Het Laatste Nieuws', Vanden Borre ha però smentito tutto quanto scritto in Belgio sui suoi confronti: "Invenzioni, ripartirò presto". Di certo, comunque, si tratta dell'ennesimo capitolo travagliato di una carriera per nulla banale.

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