Luciano Spalletti RomaGetty Images

Spalletti si giustifica: "Cambi troppo tardi? Chi è entrato ha fatto peggio"

Poteva essere la settimana del definitivo salto di qualità, rischia di diventare quella che chiude di fatto la stagione della Roma. La sconfitta di Lione, che viene dopo quelle contro Lazio in Coppa Italia e Napoli in campionato, è stata la più dura in termini di risultato e potrebbe lasciare pesanti strascichi nelle gambe ma soprattutto nella testa dei giocatori.

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Luciano Spalletti lo sa bene ma, al termine della gara di Europa League, non vuole sentire parlare di una squadra stanca e quando gli si chiede del perchè il primo cambio sia arrivato dopo 82 minuti sottolinea: 

"Sicuramente, per come è andata, qualcosa si è sbagliato. Ma ho notato che chi è entrato ha fatto peggio. Non mi pare che il Lione si sia fermato quando ho inserito Paredes e Perotti. E se fai peggio con i giocatori freschi, significa che anticipare le sostituzioni avrebbe creato danni peggiori".

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Una vera e propria stroncatura, insomma, per chi è rimasto in panchina a Lione: da Perotti a Paredes fino a El Shaarawy e ovviamente lo stesso Francesco Totti che è rimasto seduto per tutta la partita.

"Dobbiamo rimettere a posto delle situazioni, di cui dovremo parlare più chiaramente tra noi. Anche in maniera dura, se necessario", ammette quindi Spalletti.

Infine il tecnico individua il vero problema della sua Roma: "I calciatori adesso sono distrutti. E purtroppo questa è una nostra caratteristica: quando ci capita una situazione negativa, tendiamo a portarcela dietro come un peso nella partita successiva. Non siamo gente caratteriale, che sa indirizzare la partita da un'altra parte. Siamo puliti nel temperamento. E' un momento così, un momento complicato". E domenica si va a Palermo.

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