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Sorriso Milan, riecco Strinic: "Lunedì torno ad allenarmi"

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Il Milan e Gennaro Gattuso potranno in tempi relativamente brevi tornare contare su un nuovo importante rinforzo a sinistra: Ivan Strinic.

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Il terzino croato, che a metà agosto è stato fermato perché nel corso di alcuni accertamenti gli era stata riscontrata una “iniziale ipertrofia del muscolo cardiaco”, è riuscito finalmente a mettersi alle spalle il problema e presto potrà riprendere l’attività agonistica.

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A confermarlo, dopo il buon esito degli ultimi controllo, è stato lo stesso Strinic ai microfoni di 24sata: “Adesso possiamo finalmente dire che è tutto passato”.

Il terzino vicecampione del mondo, potrà a breve fare il suo debutto ufficiale con la maglia del Milan: “E’ stato uno shock, un fulmine a ciel sereno. I dottori mi hanno detto che mi sarei dovuto fermare per tre mesi, che avremmo analizzato in questo frangente il mio cuore per capire se c’era qualche malattia. Ero nervoso, in ansia, mi dicevo ‘E se non fosse Ok?’ Adesso tutto è finito e lunedì tornerò ad allenarmi”.

Per Strinic la grande paura è alle spalle: “Per dieci anni mi sono sempre chiesto come sarebbe stato avere due o tre mesi di riposo e di vacanza, ma adesso ho solo il desiderio di tornare a giocare il prima possibile. Non ho mai pensato al ritiro e quanto successo a Russia 2018 mi ha dato ulteriore fiducia ed energia. La mia carriera può ancora decollare”.

Quanto successo ha comunque rappresentato una dura esperienza: “Adesso guardo le cose in modo un po’ diverso, presterò più attenzione alle mie abitudini alimentari e al riposto. In accordo con il club, inizierò un programma speciale, vedremo quanto tempo servirà. Il mio obiettivo è tornare il più presto possibile, ma sono consapevole del fatto che serviranno alcuni mesi per raggiungere la condizione migliore. Se tutto andrà bene, sarò in forma per l’inizio delle qualificazioni di Euro 2020”.

Infine un ringraziamento ai medici che l’hanno assistito: “Li ringrazio e non li biasimo per essere stati troppo cauti. Meglio la cautela che sbagliarsi”.

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