Janny Sikazwe refereeGetty Images

Sikazwe arbitro di Belgio-Canada: fischiò la fine di Tunisia-Mali all'85'

Tra gli arbitri scelti dalla FIFA per dirigere in questi Mondiali figura anche un nome balzato agli onori delle cronache lo scorso gennaio, in occasione della Coppa d'Africa disputata in Camerun e vinta dal Senegal: stiamo parlando di Janny Sikazwe.

Per il direttore di gara zambiano questa è la seconda partecipazione alla competizione, dopo quella del 2018 in cui diresse Belgio-Panama e Giappone-Polonia: l'esordio in Qatar è previsto proprio per questa sera, di nuovo con i 'Diavoli Rossi' in campo che affronteranno il Canada.

Un banco di prova importante per Sikazwe, dopo le polemiche susseguitesi dieci mesi fa per l'incredibile doppia svista che scatenò l'ira della Tunisia, comunque qualificata tra le migliori terze agli ottavi di finale.

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SIKAZWE E IL 'COLPO DI CALORE' IN TUNISIA-MALI: COSA SUCCESSE

Tunisia-Mali è la prima gara del Gruppo F della Coppa d'Africa, giocata a Limbe il 12 gennaio: sul risultato di 0-1 (rimasto tale fino al contestato triplice fischio) al minuto 85 e 7 secondi, Sikazwe fischia senza alcun apparente motivo la fine. Incredula la panchina tunisina, che chiede a gran voce di tornare in campo.

Sikazwe, conscio dell'errore, fa dunque riprendere il gioco e fa in tempo ad espellere El Bilal Touré, prima di far parlare nuovamente di sé: all'89' e 44 secondi, dunque con 16'' di anticipo, sibila un altro triplice fischio, senza concedere il recupero.

La Tunisia è infuriata e si rifiuterà di tornare in campo quando, a gara ampiamente conclusa, la CAF deciderà di riprendere il match per altri tre minuti, respingendo poi il ricorso tunisino contro il risultato finale. Singolare la giustificazione di Sikazwe, a suo dire vittima di un colpo di calore.

"Ho visto gente andare fuori del Paese e tornarci dentro ad una bara. Stava accadendo lo stesso anche per me. I dottori mi hanno detto che il mio corpo non si stava raffreddando e che presto sarei finito in coma. Credo che sia stato Dio a dirmi di porre fine alla partita: mi ha salvato".
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