Il suo Schalke 04 ha da poco conquistato la qualificazione agli ottavi di Champions League da secondo nel girone alle spalle del Porto, nonostante l'ultimo ko per 3-1 proprio contro i portoghesi: Domenico Tedesco è uno degli allenatori emergenti in Europa ma con le idee già chiarissime.
Ha appena 33 anni ma può già vantare risultati importanti come il secondo posto all'esordio in Bundesliga della scorsa stagione, mentre attualmente - Champions a parte - la situazione non è rose e fiori: soltanto tredici i punti conquistati in dodici giornate, ma c'è tutto il tempo per recuperare.
Nato a Rossano in Calabria, emigrò in Germania con la sua famiglia a soli due anni, dove rinunciò dapprima alla carriera da calciatore per dedicarsi agli studi e a quella da tecnico, che tante soddisfazioni gli sta regalando.
Intervistato da 'Sky Sport', Tedesco ha rivelato la squadra italiana per cui prova maggiore simpatia: "Ero juventino, simpatizzo ancora per loro, ma sono legato anche a tantissime squadre italiane".
Lippi e Sacchi come modelli, ma non solo: "È fondamentale il tipo di calcio che ho io in testa, a me piace il gioco del Manchester City, quello del Barcellona e il modo in cui interpreta le partite Antonio Conte. Ho conosciuto anche Spalletti in Cina, ho avuto la possibilità di parlare con lui prima e dopo la partita, è una persona molto preparata".
Chissà che agli ottavi non incontri una di queste squadre per continuare a inseguire un sogno quasi nemmeno immaginato fino a qualche anno fa.
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