351f7bbdee7749fa3474872ff52f8bbc8b0a8418

Profilo - Andres Cubas, a Pescara per prendersi la Juventus

348ee1588b1819fa2fc0f2805596a216976a074a

Dal Boca Juniors al Pescara. E pazienza se, almeno per il momento, il treno Juventus è passato senza fermarsi. Adrian Andres Cubas (ma il primo nome lo omettono tutti) è arrivato in Italia, per vestire non la maglia bianconera (nonostante l'opzione stipulata all'interno dell'operazione Tevez di un anno e mezzo fa) ma quella degli abruzzesi, alla disperata ricerca di elementi che possano aiutare Oddo a rimettere in equilibrio una barca sempre più piena d'acqua. A nemmeno 21 anni, per il centrocampista argentino è il momento di tentare l'avventura europea.

L'articolo prosegue qui sotto

LA SUA STORIA  

11 maggio 1996: la sua data di nascita testimonia un'età verdissima. Adrian Andres Cubas nasce ad Aristobulo del Valle, nella provincia di Misiones. Uno scout ed ex centrocampista del Boca Juniors, Alejandro Farias, lo vede nella squadretta della città e se ne innamora: bloccato all'età di 9 anni, si trasferisce a Buenos Aires a 12, entrando a far parte delle giovanili del club più iconico d'Argentina.

Vi rimane per tutta la carriera, scalando posizioni su posizioni e categorie su categorie. Mettendosi in mostra per una garra tipicamente argentina che colpisce gli occhi di osservatori ed allenatori, ed esordendo in prima squadra il 5 maggio del 2014: è Carlos Bianchi, uno che nel club azul y oro rappresenta qualcosa più di una leggenda, a fargli tirare i primi calci veri con i grandi in una gara vinta per 3-1 in casa dell'All Boys.

Il merito? Di... Juan Roman Riquelme. Partitella d'allenamento: Cubas, già integrato nel gruppo dei grandi, in una delle due squadre; il Diez nell'altra. Ebbene, Riquelme fa una fatica del diavolo contro quel giovanotto che non ha paura di nulla. E al termine della seduta chiede a 'papà' Bianchi: "Ma chi è quel ragazzino che mi ha marcato? Non mi ha fatto toccare un pallone". Il Virrey prende nota e, qualche tempo dopo, regala ad Andres la grande chance.

Adrian Cubas River Plate Boca Juniors Copa Libertadores 07052015JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images

Chance sfruttata in maniera parziale, perché Cubas non riesce mai a prendersi tutto lo spazio che vorrebbe nel centrocampo del Boca: dal 2014 a oggi, sono solo 28 le presenze in campionato. Andres ha talento, sì, ma lo spazio è sempre pochino se rapportato alle sue qualità. Del resto in mezzo al campo la precedenza va a calibri assoluti (e già pronti) come l'ex giallorosso Gago e Pablo Perez, oltre al futuro bianconero Bentancur.

In ogni caso, in bacheca ha già due trofei conquistati in pochi giorni nel novembre del 2015: campionato e coppa nazionale. E se in quest'ultimo caso rimane in panchina per 90 minuti contro il Rosario Central, nell'1-0 contro il Tigre che laurea il Boca campione d'Argentina è il protagonista assoluto, tanto da essere universalmente considerato il migliore in campo.

Consequenziale la chiamata da parte dell'Under 20 argentina, con la quale partecipa al mondiale di categoria organizzato nel 2015 in Nuova Zelanda: avventura amarissima per i giovani biancocelesti, eliminati già nella fase a gironi, ma dolce per lui, in campo in tutte e tre le partite.

Nel pacchetto, anche un episodio extracampo che rischia di costargli carissimo: pochi giorni dopo la gara contro l'Austria costata l'eliminazione dal torneo, Cubas (alla guida) è vittima di un incidente automobilistico assieme al fratello. "Voleva evitare un camion che gli aveva invaso la corsia", spiegherà la madre. Fortunatamente, entrambi se la cavano con un colpo a una mano e nulla più, nonostante il mezzo vada distrutto.

SCOUTING REPORT

'Leoncito', leoncino. Il soprannome affibbiatogli nelle giovanili del Boca Juniors vale più di mille parole. Perché è come un piccolo leone che gioca Cubas: la fase di rottura del gioco avversario è il suo pane, la marcatura ciò che gli riesce meglio nella vita. Ha temperamento, personalità. In una parola, così cara agli argentini: garra. Anche se pure in impostazione sa farsi valere.

L'altro soprannome (ma ne ha così tanti...) che si porta dietro Andres è 'Chichito'. Deriva da Mauricio Serna, il 'Chiche', centrocampista colombiano che a cavallo del Millennio si conquistò il rispetto di tutti al Boca con corsa, lotta e tackle. "Ne seguo i miglioramenti dagli inizi. Cubas è un giocatore adatto per il Boca" dice l'ex boquense del suo erede. Mica male come elogio.

Il modello di Cubas, però, è un altro: "Fernando Gago è sempre stato il mio esempio". Quel Gago che negli ultimi anni gli ha insegnato come posizionarsi in mezzo al campo, come gestire il reparto. Un maestro ideale, seppur con caratteristiche evidentemente diverse, prima di intraprendere la traversata europea.

STATS AND FACTS 

Quasi il 70% dei duelli vinti, 90% di precisione nei passaggi, appena due falli commessi: sono le statistiche di Cubas nella gara contro il Tigre in cui, nel novembre del 2015, il Boca si è laureato campione d'Argentina. Una, però, balza all'occhio: in quel match, il neo acquisto del Pescara ha vinto il 100% dei duelli aerei. Nonostante sia alto solo 1 metro e 63 centimetri e pesi appena una sessantina di chili.

351f7bbdee7749fa3474872ff52f8bbc8b0a8418

FUTURO 

"Acquisizione da parte di Juventus dei diritti di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo a partire dalla stagione 2017/2018, dei diritti pluriennali dei calciatori Rodrigo Bentancur Colman, Franco Sebastián Cristaldo e Adrián Andrés Cubas": così recitava il comunicato con cui, nell'estate del 2015, la Juventus confermava la cessione di Carlos Tevez al Boca, tenendosi al contempo l'opzione su più di un talento degli argentini. Ma il futuro di Cubas, almeno per il momento non sarà a Torino.

TW Andres Cubas Pescara 10012016@PescaraCalcio

Ad attenderlo sono il Pescara e Massimo Oddo. Atterrato ieri a Fiumicino, Cubas ha già posato con la sciarpa biancazzurra ed è ora pronto a mettersi a disposizione del tecnico. Sarà lui l'uomo della svolta? Difficile dirlo. Ma le sue caratteristiche, unite a quelle del cavallo di ritorno Mandragora, potranno essere comunque utili per per far cambiare rotta a una squadra alla deriva.

Occhio, però: l'opzione della Juventus è ancora valida e scadrà soltanto tra tre mesi, il 20 aprile. Il Pescara lo ha acquistato in prestito con diritto di riscatto fissato a 4 milioni di euro, ma da Torino continuano a monitorare la situazione. Per Cubas, quindi, l'obiettivo è doppio: salvare gli abruzzesi e mettersi in mostra nei confronti della Signora.

Pubblicità