I primi 40 anni di Simone Perrotta raccontano di un paio di Coppe Italia alzate con la Roma , dove Spalletti lo 'inventò' straordinario incursore, ma soprattutto del Mondiale vinto con la maglia della Nazionale di Lippi a Berlino 2006.
E proprio questo successo è valso all'ex calciatore anche di Bari e Chievo quello che in Italia nessuno ha mai pensato lontanamante di fare, ovvero addirittura erigergli una statua.
Come racconta 'Il Giornale', il calabrese Perrotta è tuttavia nato ad Ashton-under-Lyne in Inghilterra , come Jimmy Armfield e Geoff Hurst . Tre campioni del mondo, sia pure con maglie diverse, cui laggiù appunto hanno dedicato una statua.
"È stato mio zio che vive ancora lì a dirmelo - spiega Perrotta nel giorno del suo compleanno - Strano che non mi abbiano avvertito. I miei figli sono rimasti sorpresi davanti a quelle dei giocatori dell'Arsenal. E lì ho pensato: Ma ce l'ho anch'io...".
Prossima partita
"La maggiore soddisfazione della carriera? Facile dire il Mondiale, ma sono molto legato a un goal a Siena - racconta l'ex centrocampista giallorosso - Con Zeman non giocavo, entrai in campo a 10 minuti dalla fine e segnai il 2-1. Io che non correvo mai verso la curva Sud, andai verso il settore dei tifosi con i compagni".