Le sane rivalità e i campanilismi sono il sangue del calcio italiano, contraddistinto fin dagli albori da sfide che hanno segnato un'epoca, e che ancora oggi continuano ad entusiasmare i tifosi e i semplici appassionati di questo sport.
Il riferimento va in primis alle stracittadine, note come derby, tra squadre della stessa città: il pensiero si posa subito su quello di Milano tra Milan ed Inter o sul confronto tra Lazio e Roma per la supremazia nella Capitale; ma c'è un'altra gara che da oltre 70 anni infiamma il popolo genovese.
Genoa e Sampdoria si contendono ogni anno la palma di migliore squadra di Genova in quello che da sempre è denominato 'derby della Lanterna': un nome particolare che affonda le proprie radici nella storia del capoluogo ligure, come vedremo ora.
PERCHÉ IL DERBY DI GENOVA E' CHIAMATO DERBY DELLA LANTERNA?
E' abbastanza facile capire la natura di questo accostamento, alla luce - in tutti i sensi - della natura 'marinara' di Genova: la 'lanterna' è un chiaro riferimento al faro che svetta nel porto della città, strumento utilizzato per illuminare la rotta dei marinai e rendere meno buie le loro notti.
Proprio come una lanterna, il faro indica la via da prendere durante la tempesta, agendo da bussola e punto di riferimento.
La torre in muratura - costruita nel 1543 e alta 77 metri - è ancora lì presente nel porto di Genova, quasi a voler mostrare metaforicamente tutto l'orgoglio per le origini di una città che ha sempre fatto del mare un mezzo di sostentamento, oltre che attrattivo per quanto riguarda il turismo.
LA STORIA DEL DERBY DELLA LANTERNA
Il primo derby 'della Lanterna' si giocò il 3 novembre 1946 e venne vinto dalla neonata Sampdoria col punteggio di 3-0: un ko inaspettato per il Genoa, tra i due il club più titolato con i nove Scudetti conquistati tra la fine del 19° e l'inizio del 20° secolo.
Da molti anni ormai non vale più le posizioni privilegiate di classifica e, anzi, spesso ha recitato un ruolo primario nell'ambito della lotta per non retrocedere in Serie B. Un dettaglio che comunque non disperde il fascino di una sfida storica e avvincente.