Omar Abdulrahman GFXGOAL

Omar Abdulrahman, il top player asiatico che non ha mai giocato in Europa

Son, Takehiro Tomiyasu, Serdar Azmoun. Solo alcune delle stelle asiatiche che dicono la loro in Europa. che fanno il loro mestiere in Europa. Quello di Omar Abdulrahman, probabilmente, è un nome che avrebbe meritato la stessa considerazione: a parte qualcuno, al di fuori dell'Asia in pochi conosceranno la stella degli Emirati Arabi Uniti.

Abdulrahman è stato la stella del Paese nell'ultimo decennio, uno dei talenti più promettenti del calcio asiatico, che ha persino effettuato un provino al Manchester City. Ma è anche l'uomo che molti definiscono il miglior calciatore asiatico a non giocare aver mai militato in un club europeo.

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Il giocatore dell'anno AFC 2016 ora ha 31 anni, la sua carriera è stata condizionata da un infortunio e dalla mancanza di visibilità al di fuori del Medio Oriente.

Chances fallite e false illusioni hanno caratterizzato la carriera di Abdulrahman, un numero 10 dallo stile di gioco compassato ma con visione letale, che lo ha fatto apprezzare tra gli appassionati di calcio.

Tuttavia, è diventato famoso anche per le sue acconciature non ortodosse: durante la sua carriera, ha sfoggiato un afro di cui persino Carlos Valderrama o Marouane Fellaini sarebbero stati orgogliosi.

All'Al-Ain, suo club d'infanzia dove ha trascorso 10 anni fino al 2018, ha segnato 44 goal e fornito 88 assist in 175 presenze, vincendo 2 volte il titolo. Diversi club europei hanno tentato di ingaggiarlo, con il Man City che si è avvicinato di più nel 2012 dopo esserne rimasto impressionato alle Olimpiadi estive di Londra.

Il provino coi Citizens andò bene, ma problemi di permesso di lavoro - aveva collezionato meno di 10 presenze con la Nazionale maggiore, fuori dai primi 50 posti della classifica FIFA - hanno reso impossibile l'ingaggio.

Da allora, un 'via-vai' di speranze: c'era l'interesse dell'Arsenal, un'offerta di prestito del Nizza e un'offerta del Benfica, ma il trasferimento in Europa non si è mai concretizzato.

Omar Abdulrahman AFC trophy GFXGetty/GOAL

A parte 5 partite in prestito all'Al-Hilal in Arabia Saudita - durante le quali si è lesionato il legamento crociato del ginocchio - Abdulrahman ha giocato tutta la sua carriera negli Emirati Arabi Uniti.

Oltre alla sua lunga permanenza all'Al-Ain, ha anche vissuto una parentesi all'Al Jazira, mentre ora milita nello Shabab Al-Ahli, con cui ha firmato da svincolato a febbraio 2021.

Abdulrahman, seppur gli Emirati Arabi Uniti non recitino un ruolo primario nel calcio mondiale, nel suo Paese è considerato una star. Ad esempio, dopo essere stato nominato giocatore del torneo alla Gulf Cup 2013, gli è stata regalata una Bugatti Veyron. È stato il volto di Nike e Pro Evolution Soccer nella sua terra natale e ha guadagnato stipendi ben oltre quelli che poteva aspettarsi da un club europeo di fascia media.

Abdulrahman era riluttante a lasciare un mondo in cui era protagonista, inoltre i piani alti del calcio UAE erano felici di tenersi stretto il loro pezzo da novanta.

Che però, non è più intoccabile: nella finale della Coppa del Golfo 2017 ha sbagliato 2 rigori, poi ha subito un grave infortunio al ginocchio, innescando una serie di guai fisici che lo continuano ad affliggere. L'ultimo giorno della finestra di mercato invernale del 2021, Abdulrahman è stato scaricato dall'Al-Jazira dopo aver saltato l'intera stagione per infortunio e per lui non si è più parlato di grande salto in Europa.

Le speranze che Abdulrahman potessere essere il pioniere dei Paesi arabi dell'Asia Occidentale, si sono dissolte.

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