Morganella pannello solareGOAL

La nuova vita di Morganella: dalla Serie A ai pannelli solari

Undici anni in Italia con Palermo, Novara, Padova e Livorno, senza dimenticare l'esperienza col Basilea: Michel Morganella è svizzero di nazionalità ma italiano d'adozione, col cuore diviso a metà tra la parte elvetica e quella nostrana (il padre Giuseppe è originario della provincia di Benevento).

In Serie A lo abbiamo conosciuto grazie ai suoi look stravaganti e alle scorribande sulla fascia destra, oggi replicate - seppur in tono minore - con il Rancate tra i dilettanti svizzeri: un divertimento più che un impegno a tempo pieno, segno che i giorni del puro agonismo sono ormai passati.

Intervistato da 'Tio.ch', Morganella ha spiegato il motivo del suo allontanamento dalle dinamiche del calcio di primo livello: un disinnamoramento avvenuto negli ultimi anni.

L'articolo prosegue qui sotto
"In vita mia non ho mai giocato per soldi, ci ho sempre messo sudore, passione e amore. Ho avuto diverse esperienze positive e negative e queste ultime, specialmente le più recenti, mi hanno fatto riflettere molto. Sono andato via dal Palermo ed è fallito, lo stesso è successo a Livorno e infine anche a Chiasso. Onestamente queste situazioni mi hanno stancato e fatto venire il voltastomaco, c'è troppa gente che rovina il calcio. Anche alla luce di ciò ho deciso di farmi da parte".

La nuova vita di Morganella non è dedita completamente al calcio: spazio anche al lavoro, più specificatamente nel settore dei pannelli solari.

"In questo momento la mia priorità è il lavoro, sono attivo in una ditta ticinese che si occupa di pannelli solari. Sto svolgendo i tre mesi di prova e sto imparando qualcosa di nuovo, che mi piace".

C'è spazio, ovviamente, anche per un ricordo della lunga permanenza a Palermo dove, insieme a lui, in rosa figurava anche un certo Paulo Dybala.

"Il tocco di palla vellutato l'aveva già da giovanissimo. Tecnicamente si vedeva che aveva un passo in più degli altri, in seguito negli anni è cresciuto anche fisicamente. In Serie B però non era titolare, stava in panchina con Belotti. Giocavano Hernandez e Lafferty. È in Serie A, nel campionato 2014/15, che è letteralmente esploso...".
Pubblicità