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Nuno Gomes a Goal: "Euro 2000 una delusione, giocavamo meglio del Portogallo che ha vinto nel 2016"

Uno dei più grandi protagonisti della cavalcata del Portogallo fino alla semifinale di Euro 2000 è stato sicuramente Nuno Gomes, allora attaccante del Benfica che poi avrebbe giocato anche in Italia.

Il Portogallo non si presentava alla competizione con i favori del pronostico, anche perché inserito in un gruppo di ferro.

"Sapevamo di essere inseriti in un girone difficile con Inghilterra, Germania e Romania ma volevamo dare il massimo, lottare per superare il turno, anche se nessuno ci considerava tra i favoriti. Molti pensavano che Inghilterra e Germania sarebbero passate alla fase successiva. Noi avevamo fiducia nella nostra squadra, avevamo buoni giocatori. Eravamo una buona squadra e potevamo combattere".

Quelli precedenti erano stati anni difficile per il calcio lusitano dopo la delusione di Euro '96 e l'esclusione dai Mondiali.

"Il Portogallo non si era qualificato ai Mondiali del 1998, dunque Euro 2000 era l'occasione per molti giocatori di dimostrare al mondo che la nostra Nazionale era una buona squadra. Penso che ci siamo riusciti".

Nuno Gomes faceva parte della rosa dopo essersi messo in evidenza con la maglia del Benfica.

"Io avevo fatto tre buone stagioni al Benfica. Aspettavo la mia occasione per sfondare anche in Nazionale. Sono stati anni importanti per me. Non partivo titolare. Il Portogallo spesso non giocava con un vero numero 9. Non c'era un centravanti fisso. Pauleta giocava molto, Joao Pinto giocava molto mentre io stavo cercando di farmi spazio".

La grande occasione per Nuno Gomes arriva con l'infortunio di Sa Pinto prima della partita contro l'Inghilterra.

"L'allenatore è venuto a parlarmi, sapevo che era una grande occasione e avrei dovuto coglierla anche se ero giovane. Volevo dimostrare cosa potevo fare in Nazionale. Allora per un giovane era più difficile arrivare a certi livelli".

Occasione che Nuno Gomes sfruttò appieno segnando il goal del definitivo 3-2.

"Senza dubbio è stato uno dei momenti più belli della mia carriera. Anche perché era il mio primo goal col Portogallo. E' stato un momento molto positivo per me, un momento fantastico per la storia del calcio portoghese. Abbiamo fatto una rimonta storica e segnare il goal vittoria è stato speciale. Quella vittoria ci ha dato fiducia perché perdevamo 0-2 dopo venti minuti, ma abbiamo continuato a giocare. Siamo riusciti a pareggiare nel primo tempo e vincere nel secondo. Riuscire a non perdere la testa ha cambiato la partita".

Il Portogallo ha quindi superato la fase a gironi con tre vittorie, prima di essere eliminato dalla Francia.

"Ogni partita da quel momento è stata come una finale. Abbiamo vinto le prime tre, poi abbiamo eliminato la Turchia e stavamo per riuscirci anche con la Francia, che poi avrebbe vinto gli Europei".

A segnare il goal dell'illusione in semifinale era stato proprio Nuno Gomes, col Portogallo in vantaggio fino al 50'.

"Sì, stavamo già pensando alla finale. Capita sempre quando vinci, ma sapevamo di giocare contro una squadra molto forte che poteva pareggiare in qualsiasi momento e così è stato. Il calcio è questo. Per noi sono stati comunque dei grandi Europei ma non arrivare in finale è stata una delusione perché ci avevamo creduto".

Il pareggio di Henry, poi i tempi supplementari e quel golden goal su rigore segnato da Zidane.

"Pensavamo non fosse fallo di mano ma dopo aver riguardato l'azione in hotel abbiamo visto che c'era. Non eravamo dispiaciuti per l'episodio ma per non essere riusciti ad arrivare in finale,. Questa generazione avrebbe meritato di vincere un titolo, abbiamo raggiunto la semifinale nel 2000, la finale nel 2004 e la semifinale ai Mondiali del 2006. Giocavamo un calcio migliore rispetto alla Nazionale che ha vinto Euro 2016 ma per vincere devi avere anche la fortuna dalla tua parte, noi non ci siamo riusciti. A volte in una partita una squadra gioca meglio e l'altra vince. Non possiamo togliere i meriti alla squadra del 2016 ma secondo me noi giocavamo un calcio migliore".

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