2017-10-04 CANNAVARO

Mondiali senza Italia, Cannavaro: "Si dimettano Tavecchio e i vertici federali"

Quello che sta vivendo il calcio italiano è uno dei momenti più complicati della sua storia. La mancata qualificazione della Nazionale Azzurra ai Campionati del Mondo del 2018, non solo ha aperto profonde ferite e lasciato dietro di se un lungo strascico di polemiche, ma ha anche messo in evidenza tutti i problemi del movimento calcistico nostrano.

Fabio Cannavaro, parlando ai microfoni di Sky, ha spiegato: “L’amarezza è grande, ma non serve per forza un colpevole. Quello che è necessario è ripartire con idee nuove, perché non si può perdere questa occasione. Quanto accaduto è troppo grave, mi spiace per chi gestisce il nostro calcio ma Tavecchio dovrebbe dimettersi e con lui tutti i vertici della Federazione. Mi complimento con Gravina che è stato l’unico a farsi da parte”.

Il capitano dell’Italia che si laureò campione del mondo nel 2006 propone alcuni cambiamenti: “Si dovrebbero ridurre le squadre di Serie A e di Serie B, ma anche il numero di stranieri. Magari non avrebbero schierati in Serie B o nelle squadre giovanili, perché bisogna dare ai nostri talenti la possibilità di esprimersi. Servono dei segnali importanti”.

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Tra i nomi che sono stati fatti per il dopo Ventura c’è anche quello di Cannavaro: “Chi allena ha il sogno di sedersi un giorno sulla panchina della Nazionale, non è però solo un commissario tecnico che può cambiare il nostro calcio. Ancelotti ct? Tutti ci invidiano un allenatore come lui, sarebbe persero ma anche lui da solo non può fare nulla”.

L’ex Pallone d’Oro spiega quali sono i problemi del nostro calcio: “Non siamo diventati scarsi, però fatichiamo a tirare fuori giocatori importanti. Contro la Svezia è mancato quel campione che potesse risolvere la partita da solo. Tutti si sono impegnati ma non si è vista quella fantasia che una volta avevamo. Insigne? Uno da cui ripartire, ma non abbiamo mancato l’approdo ai Mondiali perché non ha giocato”.

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