Abbiati MilanGetty Images

Milan, Abbiati distrugge Montella: "È stato un mezzo disastro"

Leonardo prima, Paolo Maldini poi. Un pezzo del Milan che fu è tornato a far parte del nuovo Milan, quello che spera di rinverdire i fasti del passato lasciandosi alle spalle anni difficili. Per Christian Abbiati, invece, l'ora di tornare non è arrivata: è ancora il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

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Il destinatario? La proprietà cinese, che ha acquisito il Milan nella primavera del 2017 e, dopo settimane di caos, lo ha mollato. Anche Abbiati era in società, come club manager, prima di sbattere la porta: "Il mio errore è stato quello di fare paragoni con il vecchio Milan, dove avevo punti di riferimento certi - dice l'ex portiere alla 'Gazzetta dello Sport' - Lì invece c’era molta confusione in ambito dirigenziale. Un’organizzazione fumosa che cercavano di far passare per perfetta. Il modo in cui è finita non mi stupisce e per come andavano le cose, è meglio che sia finita".

E se l'ex compagno Rino Gattuso "è stato un fenomeno. Mi ha sorpreso molto come allenatore, ha saputo entrare nella testa dei giocatori, stimolandoli e motivandoli", lo stesso non si può dire di Vincenzo Montella: "È stato un mezzo disastro. È andata male perché non si fidava di nessuno".

Abbiati Montella PSGetty Images

Giudizio positivo, invece, su Massimiliano Mirabelli: "Una sorpresa positiva, è uno che si fa il mazzo. Ho vissuto da vicino il rinnovo di Donnarumma e devo dire che ha gestito la faccenda benissimo, a tutela del club - ammette Abbiati - È stato uno dei pochi ad avere il coraggio di andare contro Raiola. E poi ha vinto la scommessa Gattuso".

E Leonardo, che nel 2011 'tradì' il Milan andando ad allenare l'Inter? Nessun rancore per Abbiati: "Ci rimanemmo male perché fu una cosa inaspettata. Ma vi dico che io nell’armadio ho solo due maglie autografate: quella di Maldini e la sua. Questo fa capire cosa penso di lui, credo".

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