Marotta Juventus Serie A

Marotta stuzzica il Napoli: "Adesso siamo il cacciatore, possiamo sparare"

La Juventus sta passando questa sosta da seconda in classifica, a pari merito con l'Inter, osservando in vetta il Napoli. Situazione inusuale per la Vecchia Signora, che negli ultimi anni ci ha abituato a guardare sempre tutti dall'alto verso il basso.

Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport'. Queste le sue parole sul Napoli: "Non siamo assolutamente nervosi come dicono loro, siamo in una fase interlocutoria del campionato. Ogni tanto è bello anche fare il cacciatore che insegue, e non soltanto la lepre che scappa in testa. Ora possiamo sparare (ride ndr).

Noi abbiamo fatto delle ottime prestazioni, e questo conta molto per il futuro, più di quanto possa raccontare la classifica adesso". Tutte queste parole sono anche rivolte a De Laurentiis, che ieri aveva parlato proprio di questo.

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Poi ha inquadrato anche la posizione della Juventus sul VAR: "C'è necessità di un supporto tecnologico per aiutare l'arbitro. All'interno del VAR, che ricordo è in sperimentazione, c'è un protocollo che disciplina la sua attività. Questa è la cosa che mi preme di più, vorrei un incontro per discutere questo protocollo, al momento forse troppo rigido. Annullare il goal di Mandzukic è giusto ma sarebbe stato meglio consultare il VAR anche sul rigore negato ad Higuain, in modo da silenziare ulteriori polemiche".

Vorrei che si valutassero tutti gli episodi allo stesso momento. Sono strumenti importanti che possono ridurre al minimo gli errori dell'uomo. Tutto questo leva forse un po' di magia al calcio, come un'esultanza strozzata dopo qualche minuto".

Marotta parla anche dell'Argentina, in relazione a due suoi giocatori: "Loro in attacco hanno tanti campioni, per Sampaoli è difficile schierarli tutti. C'è l'esaltazione di Messi, che resta il più forte per me, tutti gli altri trovano più difficoltà, come Dybala e Higuain. Ma sono momenti che possono capitare".

Ed infine di Simone Inzaghi: "Non ci pensiamo adesso, ma questo non vuol dire non apprezzare il suo lavoro come allenatore. Ha grandi doti umane, oltre che tecniche. Sono certo farà una grande carriera, ma ribadisco di essere contento con Allegri, che ha già dimostrato di saperci portare i risultati dediserati".

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