Il posticipo del quinto turno di Serie A metterà di fronte Frosinone e Juventus: una sfida sulla carta impari, che ricorda inevitabilmente quell'incredibile gara tra queste due squadre che si giocò a Torino il 23 settembre 2015.
Allora i ciociari erano al primo anno in massima serie: zero punti dopo i primi quattro turni, ma qualcosa cambiò dopo quella data che sicuramente non piacerà ai tifosi bianconeri. Finì 1-1 con l'iniziale vantaggio di Simone Zaza, a cui rispose in pieno recupero Leonardo Blanchard.
Una testata del difensore centrale permise al Frosinone di ottenere il primo storico punto in A e, al contempo, costrinse la Juventus ad accontentarsi di un punto in un avvio da incubo, poi raddrizzato grazie ad un girone di ritorno praticamente perfetto.
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Proprio Blanchard (tifoso dichiarato della Juventus) si prese la scena, divenendo simbolo degli sfottò delle altre tifoserie nei confronti dei rivali juventini: nel corso della stagione arrivarono altre due reti contro Genoa e Udinese, prima dell'amaro ed immediato ritorno in Serie B.
Nell'estate 2016 il trasferimento al Carpi dove però non riuscì a ripetersi, finendo ai margini della rosa; situazione che a gennaio 2017 lo vide essere ceduto in prestito al Brescia, per poi tornare in estate in Emilia Romagna dove finì addirittura fuori rosa.
C'è spazio per un ultima parentesi, sempre in prestito, all'Alessandria in Serie C. A luglio scorso diventa a tutti gli effetti un calciatore svincolato, alla ricerca di una nuova sistemazione: proficui contatti con Casertana, Catanzaro e Catania, ma per ora ancora niente firma.
Una parabola discendente di una carriera che a Blanchard avrebbe potuto regalare molte più soddisfazioni, alla luce di quel goal ancora impresso nella sua memoria ed in quella dei tifosi juventini. Di certo la sua più grande soddisfazione dopo gli inizi trascorsi tra i dilettanti toscani e i sacrifici fatti per arrivare ad alti livelli.
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