Kutepov Napoli Spartak Europa League 2021 2022Getty Goal

Kutepov a Goal: "Spalletti è sinonimo di continuità e qualità, non cerchiamo i punti deboli del Napoli"

Ilya Kutepov e lo Spartak Mosca si preparano ad affrontare quello che probabilmente è l'avversario più temuto di questo avvio di stagione. Il difensore della Russia sarà di scena que sera al 'Diego Armando Maradona' di Napoli, nel secondo turno del Gruppo C di Europa League, e avrà l'arduo compito insieme a suoi compagni di provare a fermare la squadra di Luciano Spalletti e il suo bomber Victor Osimhen, autore di 6 reti in 6 sfide disputate in questo avvio di stagione tra Serie A ed Europa League. 

Dopo la sconfitta di misura in extremis in casa contro il Legia Varsavia all'esordio, la squadra di Rui Vitoria vuole conquistare il bottino pieno contro i partenopei di Luciano Spalletti. 

Kutepov ha rilasciato un'intervista esclusiva a Goal, in cui ha parlato dell'inizio di stagione dello Spartak Mosca, della sfida contro il Napoli, di Spalletti e il suo passato alla guida dello Zenit dal dicembre 2011 al marzo 2014, dell'ex compagno Mario Pasalic, dell'ex tecnico Massimo Carriera e del suo futuro.

Qual è il tuo giudizio sull'avvio di stagione dello Spartak Mosca? 

"L'inizio di stagione dello Spartak si è rivelato deludente. Non siamo partiti come volevamo. Abbiamo perso molti punti. Adesso bisogna cambiare passo: il campionato entra nel vivo, dobbiamo giocare ancora tante partite e c'è ancora la possibilità di cambiare il nostro destino. Se ci riusciremo, potremo risollevare l'umore di tutto l'ambiente, compresi tifosi e squadra. In estate è arrivato il nuovo allenatore, Rui Vitoria, che ha la sua filosofia di gioco e la sua visione del calcio. Si è già adattato al campionato russo e alla nostra realtà e noi stiamo interiorizzando le sue idee.

Quali sono gli aspetti positivi e su cosa dovete migliorare?

"Lo Spartak è una squadra forte e le squadre rivali trovano sempre grandi motivazioni quando giocato contro di noi. Serve la mentalità giusta e la cattiveria agonistica per affrontare queste sfide, ma c'è spazio e tempo per crescere. Dobbiamo concentrarci su questo aspetto, che necessita un lavoro non di un giorno, di una settimana o di un mese ma di un lungo periodo. Ogni calciatore dello Spartak vuole crescere professionalmente a livello individuale e vuole che anche la squadra migliori, così come i risultati in campionato e nelle coppe. Lavoriamo sodo e siamo pronti a dare il massimo per fare felici i nostri tifosi". 

Oggi ritroverai nuovamente da avversario Luciano Spalletti, dopo il periodo in cui allenava lo Zenit. Che ricordo hai di lui e quali pensi siano i punti di forza e i punti del suo Napoli su cui lo Spartak dovrà puntare per portare a casa il risultato?

"Ricordo il periodo in cui Spalletti era allo Zenit. La caratteristica principale delle sue squadre è la continuità di rendimento. Inoltre le sue squadre hanno sempre mostrato un calcio di qualità. So che all'inizio della stagione il Napoli ha vissuto un periodo fantastico, vincendo sei partite di fila in altrettante parttie. Penso che giocheremo un match molto stimolante e difficile nello stesso tempo. Spalletti sa perfettamente quali calciatori schierare in ogni partita. Ecco perché non dobbiamo cercare i punti deboli dell'avversario, ma sfruttare i nostri punti di forza".

Luciano Spalletti Napoli Cagliari Serie AGetty

Quanto sarà importante il fattore ambientale al 'Maradona'?

"Anche lo Spartak può vantare un numero enorme di tifosi, non solo in Russia ma in tutto il mondo. Sono sicuro che anche a Napoli ci sarà qualcuno a sostenerci. I nostri sostenitori sono 'caldi' quanto quelli italiani in termini di emozioni e passione. Anzi forse li superano. Ci sostengono continuamente e ci spingono in ogni partita a dare il massimo".

Sei uno dei veterani dello Spartak e hai giocato insieme a Salvatore Bocchetti e Luiz Adriano. Hai mai parlato della loro carriera in Italia e nello specifico del Milan con il brasiliano?

"Non ho mai parlato della loro carriera in Italia né con Bocchetti né con Adriano. Non tanto tempo fa mi sono incontrato con Bocchetti a Mosca e abbiamo parlato di vita e di calcio. In generale, ci incrociamo spesso quando viene a Mosca. Luiz Adriano non si è più fatto sentire da quando ha lasciato lo Spartak. Ma entrambi i ragazzi hanno lasciato bei ricordi: sono persone per bene e fantastici calciatori".

Mario Pasalic ha trovato la sua dimensione ideale all'Atalanta con Gasperini. Che ricordo ha lasciato allo Spartak Mosca?

"A volte guardo le partite dell'Atalanta e mi meraviglio di quanto Mario sia bravo. Sono contento per lui perché ha trovato il suo ambiente ideale. Lui è migliorato come calciatore. Allo Spartak non ha mostra il suo meglio, ma ogni tanto aveva dei lampi, come quando ha segnato un gran gol nel più importante derby russo tra Spartak e CSKA Mosca". 

Perché, secondo te, non è riuscito ad imporsi in un top club come il Chelsea?

"Penso che la rosa ampia e la forte concorrenza gli abbia impedito di restare al Chelsea. Forse era ancora giovane, o semplicemente non ha trovato il suo ambiente ideale. A Bergamo l'allenatore (Gasperini, ndr) si fida di lui e Mario sta mostrando il suo miglior calcio".

Hai giocato alla grande quando alla guida dello Spartak Mosca c'era un allenatore italiano, Massimo Carrera. Cosa ti ha colpito del suo calcio?

"Carrera è arrivato nello Spartak durante il campionato e ci ha colpito per la sua determinazione. Quando era in panchina, ci caricava e ci trasmetteva emozioni e grinta. La squadra entrava in campo con il sangue negli occhi, lo Spartak volava sul terreno di gioco ed era una squadra molto aggressiva. Lui, tra l'altro aveva già lavorato nel ruolo di vice di Dmitri Alenichev durante il ritiro precampionato, che lo aveva aiutato a conoscere meglio la squadra. Carrera ha aggiunto il suo carattere e la sua grinta e lo Spartak ha iniziato a volare. Nella stessa stagione abbiamo vinto il campionato".

C'è una squadra straniera che tifavi da bambino e in cui ti piacerebbe giocare?

"Mi piace molto la Serie A, guardo sempre le partite e seguo i risultati. Quando ero piccolo ero tifoso del Milan e seguo ancora con grande attenzione i rossoneri. Ma non guardo solo loro: domenica ho visto un bellissimo derby tra Lazio e Roma".

Hai disputato da titolare i Mondiali 2018 in casa e ora giochi in Europa con lo Spartak Mosca. Ti senti pronto per una nuova sfida internazionale?

"Aspettavamo da tempo il ritorno dello Spartak Mosca nelle coppe europee e siamo pronti per questa sfida. Io ho un contratto fino al termine della stagione e lavoro al 100% per farmi trovare sempre pronto. Il mio agente mi parla sempre dell'interesse di diversi club russi e  stranieri. Vedremo che succederà".

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