Nelle ultime settimane il Napoli ha riscoperto Faouzi Ghoulam, con conseguente cambio di programma sul fronte rinnovo. Smaltita la priorità Insigne e in via di definizione il complicato discorso legato a Mertens, il futuro del terzino algerino è balzato ai primi posti nell'agenda di De Laurentiis e Giuntoli.
Quella rassegnazione a dirsi addio al termine della stagione, che si era fatta largo tra tutte le parti in causa nel corso dei mesi - con intermediari al lavoro in Italia e all'estero per trovare una nuova sistemazione al giocatore -, si è trasformata in nuova speranza di continuare insieme.
In sostanza sono due le ragioni per cui il Napoli è tornato alla carica con il prolungamento del contratto per Ghoulam: 1) Il rendimento in crescita in questo finale di campionato, dopo un periodo non esattamente brillante (anche a causa della Coppa d'Africa) 2) Valutazioni legate alla difficoltà del mercato dei terzini di prima fascia, pochi ed estremamente costosi.
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Per capirci, attraverso alcuni esempi concreti: i circa 18 milioni che dovrebbero bastare al Milan per Ricardo Rodriguez rappresentano un prezzo da saldi. Ne serviranno di più per Conti - che l'Atalanta spera di vendere bene come Gagliardini e Caldara, senza contare che nasce come esterno destro -, mentre Grimaldo appartiene ad una bottega notoriamente cara come il Benfica.
In questi anni a Napoli Ghoulam ha mostrato limiti difensivi abbastanza evidenti, legati più a cali di concentrazione che ad un discorso tattico, ma in fase di spinta ha numeri che lo piazzano tra i migliori nel suo ruolo in Europa. Soltanto Marcelo e Carvajal (gli esterni del Real Madrid, non a caso) hanno fatto meglio dei suoi nove assist stagionali.
Come si dice in questi casi: "Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova". Il Napoli si è fatto due conti e prima di imboccare la via nuova vuol essere certo che la via vecchia sia davvero impraticabile.