Ok, dopo una manciata di partite abbiamo capito che in questo mini-campionato a porte chiuse si sente tutto. Forse anche troppo, tipo quelle paroline poco educate dette per sfogare l’adrenalina più che per innervosire l’avversario: prima si perdevano tra le voci dei tifosi, adesso innescano potenziali risse ogni dieci minuti. Gattuso ha fatto da paciere a più riprese in Verona-Napoli , ad esempio.
Comunque, audio a parte, c’è ancora qualcosa che in tv non si vede. Ve lo racconto.
L'IMPEGNO DI CALLEJON
Parto dai titoli di coda. Dieci minuti dopo il fischio finale, José Callejon si allaccia gli scarpini, fa un po’ di stretching appoggiato a una cassa di diffusione dello stadio Bentegodi e poi inizia un allenamento individuale fatto di corsa e ripetute. Nelle ore precedenti la partita si era detto che non volesse firmare un accordo per concludere la stagione al Napoli – è in scadenza al 30 giugno. Le rassicurazioni del ds Giuntoli nel pre-partita, ma soprattutto questa immagine, fanno pensare il contrario.
LA CURA GATTUSO CON LOZANO
Si è già detto tutto sulla gestione del gruppo da parte di Gattuso, ma il riassunto più efficace sono i sei minuti di Hirving Lozano . All’84’ è il suo turno, sembra un po’ teso mentre percorre i metri che dividono la panchina dal bordocampo. A pochi giorni dalla finale di Coppa Italia Gattuso lo aveva invitato a lasciare un allenamento per scarso impegno, adesso invece lo insegue e gli tende la mano, pugno contro pugno, “vai Chucky”. Non lo ha fatto con nessun altro. Il goal di Lozano sigilla la partita, e pure il gruppo.
FABIAN RUIZ, IL BALLERINO
Il riscaldamento di Fabián Ruiz. Per Gattuso può anche diventare il primo a pressare, il primo a staccarsi per attaccare l’avversario, però quando lo vedi giochicchiare durante l’intervallo per il puro gusto di danzare con un pallone tra i piedi, capisci quale sia la sua vera natura.
LA CARICA DI CIRO
La voglia di andare sempre e comunque in campo di Dries Mertens , ecco un’altra cosa che in tv non si vede ma c’è, eccome. Warm up a mille nel secondo tempo: corsa, scatti, elastici per scaldare la muscolatura. Poi si fionda verso la panchina, lancia la pettorina, carichissimo: chi non vorrebbe giocare con una patch che celebra un proprio record personale sulla maglia? Quando si accorge che Gattuso per il momento vuole Fabián e Ghoulam ci resta male come un bambino a cui la mamma stacca la spina della Play. In questo Napoli ci si sacrifica, ma ci si diverte anche.