Il momento più duro è passato: Giuseppe Rossi può tirare un sospiro di sollievo e ripartire, in quanto il Tribunale Nazionale Antidoping ha deciso di non squalificare per doping l'ex attaccante di Parma, Fiorentina e Genoa tra le altre.
Come riporta 'Sky Sport', durante il processo odierno è arrivata soltanto una nota di biasimo da parte del TNA per Rossi. Per il quale, nelle scorse settimane, la Procura antidoping di Nado Italia aveva avanzato una richiesta particolarmente pesante: un anno di squalifica.
Rossi era stato trovato positivo a un controllo antidoping effettuato lo scorso 12 maggio al termine di Benevento-Genoa: la sostanza incriminata è la dorzolamide, un inibitore dell'anidrasi carbonica, agente anti-glaucoma contenuto principalmente nei colliri.
Lo stesso Rossi, peraltro, si era già difeso negando di aver mai assunto sostanze proibite: "Sono sempre stato pulito, questo è un evidente caso da archiviazione: la positività è fondata ragionevolmente su un'involontaria contaminazione alimentare".
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Oggi è finito un incubo di 4 mesi! . Adesso voglio pensare solo al calcio e continuare a fare quello che amo più di ogni altra cosa! #giustiziafatta #grandeteam pic.twitter.com/36ZLdO2Kd0
— GIUSEPPE ROSSI (@GiuseppeRossi22) 1 ottobre 2018 >"Oggi è finito un incubo di 4 mesi! - ha scritto Rossi sul proprio profilo Twitter una volta ufficializzata la sentenza- Adesso voglio pensare solo al calcio e continuare a fare quello che amo più di ogni altra cosa!".
"Il rischio di sospensione o di squalifica non c'è - ha invece detto Sergio Puglisi Maraja, avvocato difensore di Rossi - la colpevolezza del calciatore è confermata, ma è stata inflitta solamente una nota di biasimo. Il Tribunale ha agito con equità e giustizia, perché la sua è una colpa minima. Si tratta di un caso di contaminazione involontaria e la sostanza, di per sé, non è dopante. Non riusciamo a spiegarci come Rossi abbia preso il prodotto, non lo sa nemmeno lui".
Graziato dal TNA, Rossi può ora ripartire alla ricerca di una nuova squadra, in Italia oppure all'estero: il mancino originario degli Stati Uniti, 31 anni compiuti a febbraio, è sceso in campo per l'ultima volta lo scorso 20 maggio in Genoa-Torino.
