Gian Piero Gasperini, Atalanta, Serie A, 01082017Getty Images

Gasperini alla sua vecchia Inter: "Kondogbia-Kessié? Non li scambio alla pari"

Ormai non è più una favola, ma una realtà concreta del nostro campionato. L'Atalanta di Gian Piero Gasperini, che guarda dall'alto verso il basso l'Inter, affronterà lo scontro diretto contro i nerazzurri domenica pomeriggio. Una partita sempre particolare per l'allenatore della 'Dea', che ha parlato così ai microfoni della 'Gazzetta dello Sport'.

La Roma sulle gambe: poker del Lione

"L'Inter è stata un’esperienza durissima. Critiche offensive, violente. Fiorello era un mio idolo, negli sketch mi faceva passare per un mezzo intossicato che non conosceva Pazzini e non capiva niente. Quello che avevo fatto prima non contava più. Sembrava che fosse arrivato uno scemo. Non avevo mai fatto un’amichevole con la squadra al completo e mi concessero solo 3 partite di campionato".

L'articolo prosegue qui sotto

Gasperini poi continua: "Ho sbagliato io ad andare in una società che non mi ha voluto con forza, che non mi considerava e che di conseguenza non poteva proteggermi. E’ un errore che non rifarò mai più. Io e l’Inter non c’entravamo nulla. Eravamo due filosofie agli antipodi. Se è più a suo agio una palma al Duomo o io all'Inter? La palma".

Domenica si affronteranno anche due grandi centrocampisti come Kessié e Gagliardini: "Un gran duello. Caricherò Frank dicendogli: Milano è tappezzata dai cartelloni di Gagliardini, se tu vai in Duomo non ti riconoscono neppure. Quanto vale lui se Kondogbia ne vale quasi 40? Non lo so. Ma come valore di campo Franck non è inferiore. Non li scambio alla pari".

Infine, questa è al sua chiusura sull'Atalanta: "Dopo questa stagione, è giusto che l’Atalanta alzi il tiro delle ambizioni e il profilo degli acquisti. L’Atalanta deve scattare in una fascia superiore, posizionarsi in una zona media-alta, nella prossima stagione non si dovrà più parlare di salvezza".

Pubblicità