Gigi Buffon Italy MacedoniaGetty Images

E' una Nazionale irriconoscibile, Buffon: "La Spagna ci ha tolto certezze"

Continua a deludere la Nazionale Azzurra. L’Italia blinda il secondo posto nel Gruppo G di qualificazione ai Campionati del Mondo, ma incappa, ancora una volta, in una prova che non può regalare sorrisi e serenità.

Gianluigi Buffon, intervistato ai microfoni di Sky dopo il deludente pareggio interno ottenuto contro la Macedonia, ha spiegato: “Cosa sta succedendo alla Nazionale? Dopo un bel primo anno, nel quale c’è stata una grande ascesa e ci sono state condizione ed entusiasmo, qualcosa è cambiato. Psicologicamente abbiamo forse patito il confronto con la Spagna. Pensavamo di essere arrivati ad un certo livello, ma quella partita ci ha tolto delle sicurezze. Dobbiamo venirne fuori, dobbiamo dare delle risposte, sta a noi riuscirci. Possiamo essere una Nazionale di livello, servono però personalità e carattere nel gestire i momenti e nel non farci intimidire nei momenti di difficoltà”.

La Nazionale è chiamata ad un salto di qualità: “Adesso lo sport preferito è criticare il ct, ma queste partite una squadra come la nostra le deve vincere, al di là di tutto. Non possiamo fare dei salti di gioia, ognuno di noi deve prendersi le responsabilità. Io sono qui da 20 anni, altri giocatori hanno decine di partite alle spalle. Questi elementi devono essere decisivi, trascinare i ragazzi, consentire loro di esprimersi al meglio e devono portare l’Italia ai Mondiali”.

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L’Italia è stata sonoramente fischiata a Torino: “I fischi sono sinonimo di scontentezza da parte del pubblico e sono in linea con quanto fatto da noi”.

Ai microfoni di 'Rai Sport', il capitano azzurro ha parlato di responsabilità che vanno prese soprattutto dai senatori: "Noi più 'vecchi' dobbiamo cercare di trovare quella determinazione che possa farci uscire fuori da questo momento nero. Tra tre giorni rigiocheremo e non voglio vedere ancora la squadra in queste condizioni, dobbiamo essere tonici. Bisogna ricominciare dal divertimento, da quella voglia di giocare a calcio. Ci è mancata la personalità".

Nessun accenno alle parole del ct Ventura, dette dopo la gara: "Non so se sia più arrabbiato o deluso, dovete chiederlo a lui. In 23 anni di carriera non ho mai rivelato quello che ci diciamo all'interno dello spogliatoio che è sacro. Se vorrà dirvelo lui, ok".

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