Neppure il tempo di pubblicare i nuovi pacchetti per i diritti della Serie A del prossimo triennio che già forti si levano le proteste degli addetti ai lavori nei confronti della Lega.
In particolare a farsi sentire è la RAI che, a causa del divieto di trasmettere in chiaro le immagini delle partite in programma alle 15 prima delle ore 22, rischia di dover cancellare dal palinsesto '90° Minuto'.
"La RAI evidenzia con stupore che si è davanti ad un rischio grave e incomprensibile per il servizio pubblico: non far vedere a tutti gli italiani il sabato sera e la domenica pomeriggio le immagini salienti delle partite, come avvenuto per oltre mezzo secolo, ma solo a chi può permettersi abbonamenti con privati", scrive la TV di Stato in una nota diramata dall'ANSA.
Quindi la RAI lancia un appello per "rivedere una decisione che danneggia tutti i tifosi. La Rai che ha contribuito, nel corso degli anni, a rendere il calcio lo sport più popolare, potrebbe essere costretta a rinunciare a trasmissioni storiche come 90° Minuto.
Chiediamo pertanto ai presidenti delle società di Serie A di rivedere questa decisione che danneggia prima di tutto i loro stessi tifosi e tutti gli appassionati di calcio". Basterà per fare tornare i club sui propri passi?