Ivan Perisic InterGetty Images

Conte e la rinascita di Perisic: "È tornato quest'anno con un'altra testa"

Ivan Perisic veste la maglia dell'Inter dal 2015. Nel corso degli anni si è fatto amare e odiare dai tifosi nerazzurri, per alcune partite eccellenti e per altre veramente opache. Alti e bassi, che hanno sempre lasciato un punto interrogativo sulle sue reali qualità.

Dopo sei anni trascorsi a Milano, con tanti allenatori diversi e con una stagione passata al Bayern Monaco, Ivan Perisic ha trovato ieri il suo primo trofeo in nerazzurro. Voluto, sofferto, frutto anche del suo sacrificio di quest'anno, del cambio di ruolo e del mettersi a disposizione della squadra, rinunciando ad una grande parte di soddisfazione individuale durante il corso dell'anno.

Si può essere più decisivi in una stagione come questa, mettendo a segno 3 goal e 5 assist, anziché in un'annata come quella del 2017-2018, quando timbrò 11 goal e 11 assist? La risposta è "sì".

E' accaduto, con le dovute proporzioni, quello che successe tra Eto'o e Mourinho nell'anno del Triplete. L'allenatore portoghese e tutta la squadra interista avevano bisogno che l'ex attaccante del Barcellona giocasse più esterno quell'anno, che si sacrificasse, per il bene dell'obiettivo comune. Eto'o accettò e alla fine arrivò la stagione perfetta della storia nerazzurra. Anche a costo di aver segnato poco rispetto alle sue medie tipiche.

Stessa cosa per Ivan Perisic quest'anno, che ha difeso molto più che attaccato, ha corso lungo tutta la fascia sinistra come non aveva mai fatto in carriera. E alla fine può godersi lo Scudetto dell'Inter, su cui c'è anche la sua firma ben visibile.

Ed è lo stesso Antonio Conte, ai microfoni di 'Sky Sport', a spiegare quello che è successo con Perisic quest'anno:

"Se il giocatore non ti dà la disponibilità, è difficile mettere in pratica le idee. Perisic è andato al Bayern Monaco perché non era propenso a fare la fase difensiva. Gli avevo già proposto di fare quel ruolo. Quest’anno è tornato con un’altra testa. Io gli ho chiesto le stesse cose dell’anno scorso, è un giocatore con caratteristiche straordinarie. Deve credere di più in sé stesso. Nel momento in cui ha iniziato a farlo, ha iniziato a giocare. Lui ha le qualità per essere ancora più determinante".

Tutta una questione di testa. Conte già dal primo anno all'Inter avrebbe voluto contare su Perisic, che invece non si rese disponibile a giocare praticamente da terzino sinistro. Poi la stagione illuminante al Bayern Monaco, che ha fatto crescere il croato. Ha fatto incetta di trofei ed è tornato dopo aver capito l'importanza di sacrificarsi per la squadra. Si è messo al servizio di Antonio Conte ed ha dato una grande mano al successo nerazzurro.

Mai come quest'anno, seppur con i numeri in zona-goal più bassi della sua storia all'Inter, Perisic si è fatto volere bene dai tifosi nerazzurri.

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