Franco y Valentin Carboni Inter 2021@Internazionale

Figli di "Kely", il Lanus e il Catania: chi sono Franco e Valentin Carboni, convocati da Scaloni

Alla vigilia dell'estate del 2019 l'Italia per Franco e Valentin Carboni è ancora il Paese in cui sono cresciuti seguendo il padre, Ezequiel, in Serie A: in Sicilia, e precisamente a Catania, i ragazzi hanno parte delle sue amicizie messe tra parentesi quando "Kely", nel 2011, ha terminato la sua esperienza in rossazzurro per far ritorno in Argentina.

Ovviamente con il calcio e nel calcio ci sono cresciuti, i fratelli Carboni: non può essere altrimenti. Il padre ha giocato anche in Champions League con la maglia del Salisburgo, salvo poi diventare un titolarissimo del centrocampo del Catania: loro non hanno certo ereditato il ruolo, né il fisico. Ezequiel aveva quel tipico baricentro basso del mediano vecchio stile, che grazie a una visione intelligente del calcio sapeva muoversi in anticipo sopperendo a una corsa lenta e scomposta. Lui, comunque, ci arrivava sempre.

Tornando alla strana estate del 2019, il Catania era reduce dall'ennesima stagione terminata in semifinale Playoff, questa volta contro il Trapani: il club non naviga in buone acque dal punto di vista economico e quella che sta per iniziare ha tutto il sapore di essere la stagione del "tutto per tutto". Esonerato Andrea Sottil, quindi, il nome a sorpresa per la panchina è proprio quello di Carboni, che può vantare stagioni positive al Lanus: torna in Sicilia, visita Torre del Grifo e incontra l'allora direttore generale, Pietro Lo Monaco, colui che lo ha portato in terra etnea da giocatore.

L'articolo prosegue qui sotto

Se ne parla per giorni, poi, però, non se ne fa nulla: o meglio, quasi nulla. L'allenatore della prima squadra diventa Andrea Camplone, mentre Ezequiel Carboni viene nominato tecnico della Berretti, con una condizione di base: i figli, Franco e Valentin, devono lasciare il settore giovanile del Lanus per trasferirsi al Catania. Il motivo è presto detto: di entrambi i giocatori si parla un gran bene. Franco, classe 2003, è un attaccante con un fisico importante per la sua età, Valentin, classe 2005, è a detta di molti uno dei potenziali "crac" del calcio argentino per le sue doti tecniche da funambolo.

Franco diventa presto il giocatore chiave del reparto offensivo della Berretti rossazzurra: segna, fa segnare. Ha tutte le carte in regola per scrivere pagine importanti, da quella parti, ma non è per nulla l'annata giusta: a fine 2019 il Catania dà il benservito ai giocatori della prima squadra a causa dell'imponente situazione debitoria e tra le operazioni che possono aiutare ad alleggerire le casse c'è anche quella che riguarda i fratelli Carboni, ceduti all'Inter.

Arrivati in nerazzurro i due guadagnano anche le maglie delle giovanili della Nazionale italiana, senza più lasciarla andare: almeno per ora. Con l'Inter Franco Carboni gioca il campionato nazionale Under 17, quindi quello Under 18, entrando a far parte stabilmente della Primavera, con cui va a segno nella prima giornata del campionato in corso, contro l'Atalanta. Da punta viene spostato sull'esterno, persino come laterale di difesa, ma a lui interessa giocare.

A giugno scende in campo con la Nazionale Under 18 di Daniele Franceschini contro l'Austria, andando a segno: nella seconda parte dell'estate 2021 prende parte al ritiro della formazione allenata da Simone Inzaghi, emozionandosi per il debutto "tra i grandi" contro il Lugano al posto di Darmian nella "Lugano Region Cup" vinta ai rigori e guadagnando spesso la convocazione in prima squadra in campionato.

Per Valentin la strada è un po' più lunga, complice l'età: ha raggiunto da poco il fratello nella Primavera allenata da Cristian Chivu, disputando anche due gare in Youth League (l'ultima proprio con Franco in campo contro lo Zilina). Il suo mancino, però, è da sogno. Gioca tra centrocampo e attacco, seminando il panico sulla trequarti. La sua formazione calcistica è nota: fantasia al potere, mista a quel pizzico di simbolismo che, in Argentina, attribuiscono al piede sinistro da sempre.

La chiamata di Scaloni è solo un dettaglio, a pensarci bene: il futuro dirà, con le solite sentenze. I fratelli Carboni, cresciuti nel pallone, continuano a sognare: sulle orme del padre "Kely", con ruoli diversi, ma con la stessa grinta. Buon sangue non mente.

Pubblicità