Bruno Labbadia Hertha Berlino BundesligaGetty

Le esperienze in Germania e la missione Genoa: Labbadia, l'uomo delle salvezze miracolose

Davide Ballardini, Andriy Shevchenko e Abdoulay Konko, anche se per una breve parentesi: il Genoa, dopo aver riorganizzato le idee, ha definito e scelto il profilo a cui affidare la panchina da qui al prosieguo della stagione.

Riflessioni a parte, Bruno Labbadia sarà chiamato a compiere una missione assai difficile: salvare il club rossoblù, attualmente al penultimo posto in classifica in Serie A e trasmettergli concetti e principi di gioco anche per il futuro.

La sua storia, però, dice che ha già compiuto diverse imprese sportive in carriera: ma chi è Bruno Labbadia? Trascorsi, radici e pensiero di uno dei tecnici più apprezzati in Germania nello scorso decennio.

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CHI È BRUNO LABBADIA

Radici italiane (i suoi genitori sono originari di Lenola, in provincia di Latina), Bruno Labbadia è nato in Germania, entrando nel mondo del calcio professionistico a 18 anni, quando ha esordito con la maglia del Darmstadt in Zweite Bundesliga: ex attaccante, da giocatore vestirà le maglie di Amburgo, Werder Brema, Kaiserslautern e Bayern Monaco, tra le altre, vincendo con le ultime due la Bundesliga rispettivamente nel 1990/91 e nel 1993/94.

Anche la sua carriera da allenatore inizia al Darmstadt, nel 2003, ma la prima occasione in Bundes arriva nel 2008, quando il Bayer Leverkusen lo nomina tecnico della prima squadra: arriva nono in campionato e in finale di DFB Pokal, perdendo contro il Werder Brema.

Scherzo del destino, proprio durante la sua esperienza all'Amburgo, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha raccontato di essere stato un ammiratore della Sampdoria, in passato.

"Mi piaceva tanto la Sampdoria quando giocavano Roberto Mancini, Vierchowod, Vialli: perché era una piccola squadra, ma aveva tanti grandi giocatori. Mi piaceva tanto".

Dopo aver chiuso con l'Amburgo siede sulla panchina dello Stoccarda, subentrando a Keller e concludendo la stagione al dodicesimo posto. La stagione successiva è quella della sua consacrazione: lo Stoccarda arriva sesto in Bundesliga, qualificandosi per l'Europa League.

LE SALVEZZE IMPOSSIBILI DI LABBADIA

Nella sua carriera, a colpire sono state le salvezze raggiunte con l'Amburgo, alla sua seconda esperienza, e con il Wolfsburg.

Nel primo caso, Labbadia subentra a Knabel, che sarebbe ritornato al ruolo di direttore tecnico del club, il 15 aprile 2015, tornando alla guida della squadra dopo 5 anni, ma in una situazione assai difficile: l'Amburgo si trovava ultimo in classifica a 25 punti. Labbadia riesce a portarlo a 35 punti in poche giornate: terzultimo posto. In sintesi: spareggio con il Karlsruhe, che si era classificato terzo in Zweite Bundesliga.

Il doppio confronto è da psicodramma sportivo: all'andata finisce 1-1 in casa dell'Amburgo, al ritorno succede di tutto. Il Karlsruhe al 90' ha praticamente le mani sulla Bundesliga, conducendo per 1-0, ma una rete di Diaz al 91' porta le squadre ai supplementari. Qui la formazione di Labbadia riesce a vincere al 115' con il goal decisivo di Muller.

Nel febbraio 2018, invece, siede sulla panchina del Wolfsburg al posto di Schmidt e termina il campionato al sedicesimo posto: anche in questo caso, spareggio per non retrocedere, questa volta contro l'Holstein Kiel, ma più semplice in termini di risultati tra andata e ritorno. Nella stagione successiva centrerà la qualificazione in Europa League.

COME GIOCANO LE SQUADRE DI LABBADIA

Bruno Labbadia è un allenatore molto duttile che in carriera ha preferito spesso il 4-2-3-1. La sua ultima esperienza lo ha visto sulla panchina dell'Hertha Berlino dall'aprile 2020 (in pieno lockdown) al gennaio di un anno fa: nel suo ultimo campionato disputato al 4-2-3-1 ha alternato spesso il 4-3-3 e il 4-4-2 a seconda delle necessità.

Riuscirà nella difficile missione di salvare il Genoa? Questo sarà il futuro a dirlo: di certo, comunque, la sua carriera racconta imprese simili: il calcio non è mai una scienza esatta e Labbadia lo sa bene.

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