Da azzardo a mossa vincente, Yann Karamoh è stato schierato titolare da Spalletti contro il Bologna ed ha convinto tutti. Il 19enne francesino si è preso l' Inter e tutto San Siro realizzando il goal decisivo con una splendida giocata personale. E ora punta a ritagliarsi un ruolo da protagonista.
LA CARRIERA
Yann Karamoh nasce nel 1998 ad Abidjan, in Costa d'Avorio. La sua famiglia si è trasferita però in Francia quando lui aveva solo due anni, motivo per il quale il giocatore adesso possiede il doppio passaporto. Ha mosso i suoi primissimi passi da calciatore per il Racing Club de France, prima di trasferirsi al Caen.
Con la squadra francese ha percorso tutte le categorie giovanili, fino ad arrivare a disputare la sua prima stagione da professionista in Ligue 1 lo scorso anno. Con la maglia del Caen ha totalizzato 35 presenze, mettendo a segno 5 goal e 4 assist.
Parallelamente, come sempre accade nel caso di questi talenti limpidissimi, Karamoh ha percorso tutta la trafila delle giovanili della Francia: dall'Under 16 all'Under 21. Manca soltanto il debutto con la nazionale maggiore, che può ancora aspettare vista la giovanissima età del ragazzo.
LE CARATTERISTICHE
Karamoh è un esterno d'attacco che si muove principalmente sulla fascia destra, anche se saltuariamente ha ricoperto anche il ruolo di falso nueve . Fisico non comune per ricoprire quella zona di campo: il giocatore del Caen è alto 185 centimetri, dispone quindi di una bella falcata più che di uno scatto rapido nel breve. Nonostante l'altezza, però, è anche molto agile.
Piede destro, non disdegna comunque di rientrare sul sinistro per mettere in area dei cross insidiosi. Nella stagione con il Caen ha mostrato di essere capace a svolgere un doppio importante ruolo: percorrere tutta la fascia per arrivare sul fondo e crossare, ma anche attaccare l'area di rigore alle spalle della difesa quando l'azione si volge sulla parte opposta del campo.
È il classico velocista che vive di strappi e fiammate durante la partita. Deve affinare parecchio il controllo di palla, il passaggio ed i movimenti tattici utili alla manovra collettiva della squadra. Naturalmente, a 19 anni, la sua pecca più grande è la poca continuità, ma non potrebbe essere altrimenti. È senza dubbio il classico diamante grezzo su cui lavorare, tipico colpo di Walter Sabatini. In Francia è paragonato a Kylian Mbappé, sia per la conformazione fisica che per lo stile di gioco. I due sono anche molto amici.
ARMA IN PIÙ PER SPALLETTI
L'esordio in nerazzurro è arrivato a San Siro in occasione del successo arrivato all'ultimo respiro contro il Genoa e non poteva andare meglio: prestazione a tutta corsa sulla fascia destra, molto positiva in fase offensiva che difensiva.
Con le sue giocate ha propiziato l'espulsione diretta comminata a Taarabt e, soprattutto, il calcio d'angolo da cui è nato il goal di D'Ambrosio, decisivo ai fini della vittoria interista.
E contro il Bologna Spalletti lo ha schierato a sorpresa al posto di Candreva, un azzardo che si è rivelato la mossa vincente della partita. Karamoh ha iniziato infatti l'azione dell'1-0 e nel secondo tempo ha regalato a Spalletti una vittoria che all'Inter mancava da due mesi.
L'ex Caen ha tagliato in due la difesa del Bologna e ha lasciato partire un sinistro fantastico dal limite dell'area, facendo esplodere letteralmente San Siro che dopo oggi lo vorrà vedere molto più spesso in campo.