Nicolo Barella Cagliari 2018-19Getty Images

Calciomercato Inter, Barella primo obiettivo: doppio piano per strapparlo al Cagliari

L'Inter getta le basi per il presente e, soprattutto, per il futuro: definito l'arrivo di Cedric Soares dal Southampton in prestito con diritto di riscatto, mentre Diego Godin avrebbe già svolto le visite mediche in attesa del suo arrivo in estate.

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La società di Corso Vittorio Emanuele non ha intenzione di fermarsi qui: uno dei reparti maggiormente bisognoso di un restyling è sicuramente il centrocampo e il profilo di Nicolò Barella è ritenuto quello ideale per fare il definitivo salto di qualità.

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Il ds Piero Ausilio è stato pizzicato a Cagliari, ufficialmente per un cena con sette amici al ristorante Su Cumbidu: la sua presenza non è passata inosservata, utile per dare il via alle consuete ipotesi sul reale motivo del soggiorno sardo.

Inevitabile l'accostamento a Barella, per il quale sono già stati aperti discorsi con il club di Giulini: è noto l'interesse nerazzurro, oltre a quello del Napoli avrebbe presentato l'offerta migliore tra cash e i cartellini di Rog e Ounas. La soluzione partenopea stuzzicherebbe poco il centrocampista 21enne, allettato invece dal Chelsea e dalla Premier League.

Secondo quanto riferito da 'La Gazzetta dello Sport', l'Inter si sente tutt'altro che esclusa dalla corsa, nonostante i 50 milioni di valutazione del cartellino: nerazzurri con un doppio piano per cercare di convincere il Cagliari a cedere il suo gioiello.

Partiamo dal piano A: 25 milioni più un'altra decina di bonus legata al rendimento individuale, per un totale di 35 milioni. Qualcuno in meno rispetto alla richiesta dei sardi che avrebbero facoltà di scegliere alcuni giovani dalla cantera interista (piacciono Pinamonti, Emmers e Vanheusden), magari lasciando un diritto di riacquisto in favore dei meneghini.

Ma c'è anche la strategia di riserva, più onerosa: maggiore parte fissa in denaro al Cagliari che permetterebbe di avvicinarsi sensibilmente alla cifra pretesa dalla controparte. Discorso in piedi soprattutto dal primo luglio in poi, quando l'Inter potrà avere le mani libere dopo aver ottemperato ai rigidi paletti del FPF. Proprio quelli che finora hanno impedito un assalto tanto desiderato.

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