Willy Caballero Argentina Croatia World Cup 2018Getty Images

Caballero e l'errore ai Mondiali 2018: "Ho ricevuto minacce di morte"

Si è conclusa nel peggiore dei modi l'avventura di Willy Caballero con l'Argentina ai Mondiali del 2018, quando il portiere del Chelsea fu protagonista in negativo nella sfida giocata contro la Croazia con un grave errore in disimpegno.

Il 38enne sbagliò il rinvio sul pressing di Rebic, che lo punì poi con un bel destro al volo dando il via al successo croato. Lo stesso portiere svela oggi ai microfon di 'TNT Sports' le minacce ricevute:

"Il giorno dopo l’errore tutti avevano il mio numero, mi hanno chiamato praticamente da tutto il mondo. Non è stato bello. Sono arrivati insulti e qualcuno mi ha anche minacciato di morte".

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Un momento che ha portato Caballero a riflettere sul prioprio futuro, arrivando alla conclusione di non voler giocare più a calcio in patria:

"Ciò mi ha portato a riflettere molto sulla mia famiglia e sul mio futuro professionale. Ho deciso che un giorno, potrei anche tornare in Argentina, ma lo farei solo per vivere, non certo per giocare".

Dopo quel grave errore il ct Sampaoli affidò la porta dell'Argentina ad Armani:

"Io quel pallone l’ho alzato per rilanciarlo ma ho colpito il terreno. La palla ha preso uno strano effetto e poi Rebic ha segnato. Tutti pensavano che volessi saltarlo, ma non era così: volevo sollevare il pallone e lanciarlo il più lontano possibile in modo da ribaltare l’azione ed eludere il pressing. Mi sarebbe piaciuto avere un’altra possibilità ma non è successo. Ho capito e accettato la decisione del CT che ha scelto Armani che è comunque un portiere di grandissimo livello".

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