E’ uno dei più grandi portieri di ogni tempo, un giocatore che ha segnato un’epoca meritandosi l’aggettivo di leggenda vivente.
Il capitano della Nazionale e della Juventus, Gigi Buffon, nel corso di un’intervista al canale Youtube Copa90, ha parlato dei campioni che ha incontrato lungo il suo lungo cammino da calciatore, ma anche di quelle che sono le sue speranze in vista dei prossimi Campionati del Mondo.
Nel corso della sua lunghissima carriera, Buffon ha giocato con calciatori nati negli anni ’60, ma anche con talenti nati nel 21° secolo: “Penso spesso a questa cosa, perché è un qualcosa di inusuale. Sono riuscito a congiungere 40 anni di tempo. Ho iniziato a giocare con calciatori degli anni ’60 e finirà con ragazzi nati dopo il 2000. Vado orgoglioso di questa cosa, il calcio intanto è cambiato tanto, è diventato più difficile ma sono riuscito a ritagliarmi un ruolo da protagonista”.
Il capitano della Juventus e della Nazionale ha svelato quali sono i suoi cinque giocatori preferiti: “Io sono molto amico dei difensori perché sono coloro che mi proteggono, viceversa odio gli attaccanti. I più forti contro i quali ho giocato sono certamente Ronaldo, Messi, Cristiano Ronaldo e Zidane. Ma mi piace parlare dei compagni e, avendo un rapporto speciale con i difensori parlo di Thuram, Cannavaro, Chiellini, Barzagli, Bonucci, ora Rugani e Ferrara. A livello di calciatori italiani, come talento puro, direi che metterei sicuramente Pirlo, Totti, Del Piero e Roberto Baggio. Dovendo fare una Top 5 italiana aggiungo anche Maldini”.
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Buffon ha giocato con tanti difensori di primissima fascia: “Difficile scegliere il più bravo. Ho giocato con Cannavaro, Nesta, Thuram, Materazzi, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Ferrara, Montero… . Potrei sceglierne uno solo in base al legame di amicizia, se invece devo pensare in termini di valori tecnici è durissima”.
Buffon ha svelato qual è, tra le divise che ha indossato, la sua preferita: “La maglia Azzurra indossata contro la Macedonia. E’ molto bella, è il completo dell’Italia e sta bene anche al portiere. Dopo 20 anni di Nazionale ha rappresentato un premio per me. Ho dato sempre tutto per le squadre nelle quali ho giocato, il senso di appartenenza è un valore fondamentale. Ho fatto 17 anni di Juve, 10 di Parma, 20 di Nazionale, in pratica ho avuto solo tre squadre. Aver avuto la fortuna di indossare la maglia Azzurra è stato un grande regalo”.