BoveGetty Images

Bove è l'oro di Mou: il classe 2002 è sempre più una certezza della Roma

Gli unici sorrisi del giovedì di coppa arrivano dalla Roma che, all'Olimpico, ha battuto 1-0 il Bayer Leverkusen ponendosi in posizione di sensibile vantaggio in vista della gara di ritorno alla BayArena che si giocherà giovedì prossimo.

L'inedito match winner di serata è stato Edoardo Bove, capace di trovare il suo terzo goal assoluto con la maglia giallorossa, nonché il primo in Europa dopo i due messi a referto in Serie A.

Un goal, quello del classe 2002, che oltre a pesare enormemente in chiave qualificazione a quella che sarebbe la seconda finale europea consecutiva della Roma.

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A 20 anni e 360 giorni, Bove è diventato il giocatore più giovane della Roma ad aver realizzato un gol in semifinale di una coppa europea. Solo Riccardo Calafiori (nato il 19 maggio 2002) e Tommaso Milanese ( nato a luglio 2002) sono tra i giocatori più giovani della Roma ad aver segnato almeno un gol in una competizione europea.

Per Bove quella al Leverkusen diventa logicamente la rete più importante di questa prima fase della sua carriera. Musica per le orecchie di José Mourinho che nei confronti del centrocampista prova moltissima stima, sia dal punto di vista calcistico che in termini di spessore umano:

"Bove è un ragazzo con grande talento come giocatore e come persona. Se è venuto su così è merito della sua famiglia. È un ragazzo educatissimo, con formazione accademica. È un professionista esemplare, sembra un giocatore di 30 anni non un ragazzo così giovane. L’anno scorso giocava 5 minuti, quest’anno 20, poi 30, poi è diventato titolare. È cresciuto a livello emozionale. Io ho fatto il mio lavoro, l’ho aiutato a crescere. Non conosco la sua famiglia personalmente, ma sicuramente la sua sarà di alto livello per averlo fatto crescere così".

Già lo scorso gennaio, Mou aveva coccolato a modo suo Bove definendolo un 'cane malato' parlando ai microfoni di DAZN:

"Di Bove dico che è un cane malato, amorevolmente. Perché morde, corre, dà tutto quando gioca. E mi fa tanto piacere".

Senza dimenticare lo sfogo dello Special One dello scorso febbraio:

"Bove? Se io fossi tifoso della Roma lo porterei in braccio ogni giorno, perché è più tifoso di loro, ama la Roma più di loro".

Una stima ripagata a suon di prestazioni perché con quella di ieri, sono già 27 i gettoni stagionali collezionati da parte di un ragazzo che da sorpresa ha saputo trasformarsi in certezza. E Mourinho, dal canto suo, non può che tenerselo stretto.

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