BordeauxGetty/GOAL

Bordeaux retrocesso in Ligue 2: dopo trent'anni e nove titoli

L'ultima classifica dalla Ligue 1 2021/2022 è di quelle che non ti aspetti. Chi ha seguito il campionato francese nel nuovo millennio, e non solo, è consapevole di come il Bordeaux non sia certo una squadra qualunque. Insomma, non è l'Angers o il Clermont, con tutto rispetto. Eppure, la discesa in Ligue 2 è realtà.

Campione di Francia nel 2009, ma vincitrice di altri otto trofei nell'ultimo trentennio (tra cui un altro campionato conquistato nel 1999), il Bordeaux completa la sua stagione negativa con la matematica retrocessione da ultima in classifica in seguito al pari contro il Brest. Mancava solo la matematica, causa differenza reti enormemente negativa per i ragazzi di David Guion: il terzultimo posto, valido per lo spareggio, era semplicemente utopia. Impossibile.

Utopia anche evitare l'ultimo posto, nonostante il successo contro il Brest dell'ultima giornata, anche a fronte delle sconfitte di Saint-Etienne (allo spareggio) e Metz (battuto 5-0 dal PSG e retrocesso), ha portato inesorabilmente all'ultimo posto.

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Guion è arrivato in panchina a febbraio per evitare una retrocessione che a inizio anno sembrava sempre più realtà e non solo un incubo da cui ci si poteva svegliare da un momento all'altro. Ha sostituito l'ex laziale Vladimir Petkovic, scelto nel 2021 per guidare il Bordeaux ad un campionato più tranquillo rispetto agli ultimi tre deludenti, tutti nella parte destra della classifica. Si è verificato il contrario.

I numeri del Bordeaux sono impietosi soprattutto in termini di goal subiti: ben 91, di gran lunga peggior dato di Ligue 1 e dei maggiori campionati europei. Se l'attacco ha mostrato buone cose, ma non eccelse, la retroguardia ha fatto penare giornata dopo giornata i tifosi.

Il modulo a tre dell'ultimo periodo non ha invertito la tendenza registrata con i quattro dietro: stesso medesimo copione per un team che in primavera ha subito sei goal dal Lione e cinque dal Nantes. Solo per evidenziare le disfatte più complicate da digerire.

Il Bordeaux proverà a rinascere in Ligue 2, senza avere la minima idea di come sia dura confrontarsi in tale torneo, da cui manca oramai da trent'anni. Dall'ultima promozione ha vinto otto trofei e due campionati di Ligue 1, è arrivato ai quarti di Champions League e partecipato all'Europa League in tre occasioni nelle ultime sei stagioni.

Insieme al tecnico Petkovic, nel 2021 era arrivato l'ex milanista Niang, che non è andato oltre le tre reti in campionato, mentre il futuro rossonero Yacine Adli è stato sicuramente tra i migliori, con otto assist messi a segno. A 21 anni difficilmente avrebbe potuto far di più.

Adli giocherà con il Milan dopo essere retrocesso, desideroso di dimenticare in fretta e furia l'onta che il Bordeaux ha dovuto subire in questo maggio 2022.

Capitan Guilavogui, che tornerà al Wolfsburg nelle prossime settimane, non ha dato alla squadra la giusta grinta che i dirigenti si aspettavano, mentre il ritiro di Laurent Koscielny, divenuto dirigente del club, ha lasciato un vuoto d'esperienza in difesa che il nuovo arrivato Ahmedhodzic non è riuscito a coprire. Al pari di Marcelo.

Tifosi imbestialiti da mesi, vista la nomea di club d'elite. Le contestazioni non sono mancate dentro e fuori dal campo (soprattutto a fine marzo, quando hanno chiesto di parlare con i giocatori in cerca di spiegazioni), ma la situazione non ha mai trovato una svolta. Semplicemente il Bordeaux ha continuato a trascinarsi, senza scosse, con lo stesso tecnico. Debolmente.

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