Valeri Bojinov BulgariaGetty Images

Bojinov e la Cina: "Solo per soldi, non lo rifarei neanche sotto tortura"

Forse non tutti lo ricordano, ma ad appena 31 anni Valeri Bojinov già è finito ai margini del calcio di alto livello. L'attaccante bulgaro ex Lecce, Fiorentina e Juventus gioca infatti da febbraio nel Meizhou Kejia Hakka, squadra di seconda divisione cinese, dopo un anno e mezzo con la maglia del Partizan Belgrado.

Un 'esilio' calcistico che Bojinov vive non esattamente bene. come confessa in massima sincerità a 'Tuttosport': "Diciamocela tutta, in Cina puoi venire a lavorare solo per un motivo: ti riempiono di soldi. Il resto? Stendiamo un velo pietoso. Pare che abbiano iniziato ieri ad avvicinarsi al gioco del calcio, manco fossero Pulcini".

"Qui in League 1 cinese tu, europeo, devi insegnare come si gioca a calcio ai tuoi compagni, come fare le diagonali e le sovrapposizioni - spiega Bojinov - Non puoi dire che non si impegnino, i cinesi, questo proprio no. Solo che ci vuole tanto tempo e tanta pazienza. A volte però, pensi che sia tutto inutile, dato che ripetono sempre gli stessi errori. Il problema è a monte: in Cina non hanno buoni maestri di fùtbol, non ci sono allenatori validi a plasmare i giovani".

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Se questo è l'aspetto strettamente calcistico, non è che le cose vadano molto meglio fuori dal campo, anzi... "Quella passione che ho trovato in qualsiasi altro posto del mondo dove ho giocato qui non esiste assolutamente. I miei compagni hanno sempre la stessa espressione, sia quando scherzo con loro, sia quando mi incazzo. E la lingua è un problema eccome: nell’albergo dove vivo io, parla inglese solo il direttore. Mi tocca ogni volta ordinare il cibo a lui, gli altri non mi capiscono. Potessi tornare indietro, sono sincero, non ripeterei lo stesso errore. Qui non verrei nemmeno sotto tortura...".

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