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Biglia consiglia Montella: "Suso può essere il Messi del Milan"

Le lunghe trasferte con l'Argentina e l'altitudine di Quito non bastano per fermare Biglia, che domenica sera giocherà il suo primo Derby da giocatore del Milan.

"Io, Messi, Dybala, Mascherano, Di Maria e Salvio ci siamo organizzati con un volo privato in modo da essere in Europa già mercoledì notte. Di questi dieci giorni mi resta una grande gioia, ma anche molta pressione e sofferenza.

Sono rimasto quasi ventiquattrore senza riuscire a dormire. Bisogna essere bravi a staccare un po’, ma non del tutto, altrimenti rischi di crollare", ammette Biglia intervistato da 'La Gazzetta dello Sport'.

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Il Derby però è sicuramente il modo migliore per tenere alta la tensione: "E' una partita che ci può cambiare la stagione. Occorre dimostrare di essere all’altezza delle big del campionato, di puntare a cose importanti. Se l’Argentina non poteva sbagliare, nemmeno il Milan può farlo".

E quando gli si chiede chi potrebbe essere il Messi del Milan il centrocampista non ha dubbi: "Suso. Non voglio mettergli troppa pressione, ma deve iniziare a rendersi conto che se hai qualità superiori occorre metterle a disposizione".

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Biglia quindi difende Montella: "E' una grande persona e un grande allenatore, non crederete mica che sia facile per un tecnico mettere insieme undici giocatori nuovi. Siamo tutti con lui al 100%,. Non sarebbe davvero bello cambiare ora".

Idee chiare per Biglia anche sulla questione fascia: "In questa squadra ci sono tanti capitani. Per quanto riguarda Bonucci, per tutto ciò che rappresenta direi che la fascia è stata data alla persona giusta. Trovo che stia ricevendo critiche ingiuste ed eccessive. Per fortuna ha il carattere per sopportare tutto questo".

Il centrocampista poi ribadisce una volta per tutte la sua integrità fisica: "Sono un generoso e quando mi sono infortunato ho sempre sfidato i dottori per poter rientrare prima. Non è colpa mia se succede come quella volta con Felipe Melo a San Siro, quando ricevetti un calcio sul collo che mi fece stirare un nervo.

Rimasi fermo quasi dieci giorni con cure a base di cortisone, e per non dire quello che avevo davvero, dissero che avevo un problema a un polpaccio".

Infine Biglia fa una promessa in caso di goal contro l'Inter: "Io sono molto religioso e devoto alla Virgen de Lujan, in Argentina. Me la farò a piedi da casa al santuario, sono circa 50 chilometri". Fioretti da Derby.

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