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Bierhoff a GOAL: "La sconfitta a Euro 2012 con l'Italia è stata dura"

La delusione di Euro 2021 e la sconfitta contro l’Inghilterra per 2-0 hanno messo fine ad un ciclo per la Germania, che ha salutato Joachim Löw al termine di un regno lungo 15 anni. Nei quali insieme al CT ha lavorato anche Oliver Bierhoff, attualmente direttore sportivo della Mannschaft.

L’ex attaccante di Milan e Udinese ha guardato al passato e alle delusioni, citando in particolar modo Euro 2012, concluso con la sconfitta in semifinale contro l’Italia.

“Euro 2012 ed Euro 2016 ci hanno lasciato con l’amaro in bocca perché potevamo arrivare a vincere entrambi i titoli, per non dire che ‘dovevamo’. Avevamo la qualità. L’eliminazione in semifinale contro l’Italia nel 2012 è stata una dura botta per tutti noi, ma anche per Joachim Löw perché nel percorso che ha portato a giocare quella partita tutto era stato fatto con la massima precisione e metodo”.

Due anni dopo, comunque, è arrivato il titolo mondiale. Con il successo sull’Argentina, ma soprattutto dopo aver scritto la storia con l’1-7 al Brasile.

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“Durante il 7-1 al Brasile in semifinale eravamo in tribuna e percepivamo il dolore della gente  e il silenzio terrificante dello stadio di Belo Horizonte. Dentro di noi pensavamo ‘ragazzi, smettetela di segnare’. Sono orgoglioso che abbiamo terminato quella partita con umiltà”.

Oggi sulla panchina non c’è più Löw, ma Hansi Flick.

“Non avevo indicatori che mi facessero pensare che Jogi non fosse più l’uomo giusto, e non era nemmeno soltanto una mia decisione. Ho sempre valutato il modo in cui lavorava coi giocatori.
Ora sono contanto che ci sia Flick, perché era la nostra prima scelta. È un allenatore fantastico. Ed era anche il suo sogno diventare Ct”.

E con Flick ci sono ambizioni rinnovate, che riguardano soprattutto Euro 2024 in casa, visto che un successo manca dal 1996, proprio da quando la doppietta di Bierhoff sancì ila vittoria con la Repubblica Ceca.

“Sarebbe anche ora di tornare sul tetto d’Europa! Sono passati 28 anni… Ci sarà grande pressione giocando in casa. Prima però vogliamo vincere il Mondiale in Qatar”.
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