Amelia su Caprile a B Italian: "L’esperienza al Leeds ha inciso, è un portiere sicuro"

Guantoni saldi, stretti: votati alle respinte. Il portiere è un "mestiere" molto particolare: potenzialmente un eroe, di sicuro un'icona della propria squadra. L'uomo a cui fanno affidamento tutti: Elia Caprile, nonostante la giovane età, questo lo sa bene.

Il contratto triennale firmato a luglio con il Bari ha sin da subito dato l'impressione di un trampolino di lancio "a tempo indeterminato": anche perché la Serie B è la Serie B, e per un classe 2001 crescere con l'aiuto dei "grandi", e di una certezza come Pierluigi Frattali, può solo contribuire ad accelerare il processo di "esplosione".

Eppure, a fine febbraio, Caprile con i "Galletti" le ha giocate tutte: dalla prima all'ultima. E non è strano: dopo averlo visionato in ritiro, Michele Mignani ha scelto lui come portiere titolare del biancorossi in campionato. Una scelta coraggiosa, ripagata dai fatti: ad oggi, Caprile è uno dei migliori estremi difensori della categoria, e non solo.

"E' un portiere moderno: sin dal primo momento in cui lo vedi capisci proprio la sua presenza tra i pali, un atteggiamento di freddezza incredibile perché in qualsiasi momento lo trovi pronto, preparato, posizionato bene e reattivo nel dover intervenire e nel dover fare una parata".

A parlare è un altro portiere, Marco Amelia, talent di "B Italian", il format Twitch sulla Serie BKT in onda sul canale di GOAL Italia: e chi meglio di lui può presentare il giovane del Bari.

"La sua storia è perché dopo il discorso Chievo è andato in Inghilterra, al Leeds. Poi è andato in prestito alla Pro Patria e quest’anno lo hanno notato in tanti, il Bari lo ha preso e poi quando nel ritiro lo ha visto gli ha dato la possibilità di essere titolare in una squadra che avrebbe fatto un campionato importante per poi risalire in Serie A".

C'è un passaggio che ha segnato, effettivamente, la carriera di Caprile, come accennato da Amelia: nel gennaio del 2020 passa al Leeds, integrandosi nelle giovanili. Ora: l'universo Leeds, in quel periodo, aveva come "centro" la filosofia calcistica del "Loco", Marcelo Bielsa. E forse anche per questo motivo si può parlare di esperienza importantissima.

"Sono convinto che da ragazzo intelligente qual è sia riuscito a rubare con gli occhi quella che è stata la sua esperienza in un altro modo di fare calcio, in un altro campionato, nonché in un altro modo di vivere il calcio stesso e probabilmente questo ha inciso sulla sua maniera di interpretare il calcio e il ruolo . Ha fatto parte di una squadra come il Leeds in cui c’era Marcelo Bielsa: è un allenatore che fa essere molto presente il portiere anche quando si è in possesso palla".

Amelia fa bene, durante "B Italian", ad allontanare possibili paragoni: il portiere è unico, stop. Dal punto di vista fisico, però, ricorda molto Luigi Sepe, estremo difensore della Salernitana.

"E’ vero, ricorda molto Sepe nell’atteggiamento: forse per una questione di fisionomia, nella postura e nel modo di stare in porta. Nell’interpretare il ruolo credo che Caprile non sia spavaldo, ma sicuro: e questo mi fa capire che sia un portiere di categoria superiore".
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