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Tudor KamadaGetty Images

Tudor spiega le difficoltà di Kamada alla Lazio: la differenza con Sarri

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Un oggetto misterioso, questo è stato finora Daichi Kamada in Serie A. Il giapponese in estate era stato cercato a lungo anche dal Milan, ma alla fine ha firmato con la Lazio, dove non è riuscito a incidere.

Adesso però qualcosa potrebbe cambiare grazie al passaggio da Maurizio Sarri a Igor Tudor in panchina.

Il nuovo allenatore della Lazio, nella conferenza della vigilia prima della gara di campionato contro la Juventus, ha spiegato di puntare molto su Kamada.

  • FIDUCIA IN KAMADA

    "Kamada è un giocatore completo, che ha corsa e qualità di gioco. All'Eintracht ha giocato sia trequartista, sia in mezzo al campo. Lo ritengo più adatto al calcio che faccio io, che a quello che veniva fatto precedentemente. Ha doti importanti, che a me piacciono. L'ho visto allegro. Ora vedremo in campo", ha sottolineato Tudor.

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  • KAMADA ALLA LAZIO

    Ma com'è andata finora la prima stagione italiana di Kamada? Il giapponese non gioca titolare in campionato da inizio gennaio e nelle successive dieci partite ha giocato solo pochi spezzoni restando in panchina per tutta la gara ben sei volte.

    Nel complesso ha totalizzato fin qui 28 presenze tra campionato, Champions League e Coppa Italia con un solo goal e un assist all'attivo.

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  • TUDOR SU IMMOBILE

    Nella conferenza stampa prima di Lazio-Juventus, Tudor si è soffermato anche sul difficile momento attraversato dal bomber biancoceleste: "Con Immobile ci ho parlato un paio di volte e l'ho visto motivato. Penso che lui ci tenga molto sia alla Lazio, sia alla Nazionale. Ma dipende solo da lui fare bene per conquistarsi una maglia.L'ho visto voglioso. I goal li ha sempre fatti e li farà  ancora. Ci conto tanto. Ha grandi qualità calcistiche, ma anche umane e so che sarà molto importante in questi due mesi. Le gerarchie comunque non possono basarsi solo sul passato. Non si vive di passato, bisogna guardare al presente".

  • LA POSIZIONE DI FELIPE ANDERSON

    Il tecnico croato infine non esclude l'utilizzo contemporaneo di Zaccagni e Luis Alberto: "Possono giocare insieme. L'importante è avere giocatori forti:se un allenatore è bravo un posto glielo trova. Vedremo se la squadra sarà fisicamente in grado di fare quello che io voglio. A contare sono le distanze: la Lazio è sempre stata una squadra con dati atletici importanti.Le scelte saranno anche sulla base degli avversari. A me piace un calcio offensivo, ma non mi piace prendere goal.Non lo so se Felipe Anderson può giocare esterno. So che è sempre disponibile e ha gamba. Vedremo come giocheremo e anche come si svilupperà la manovra di squadra e la partita".

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