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Pioli InzaghiGetty

Pioli contro Inzaghi, umori diversi: differenza sostanziale alla vigilia del Derby Milan-Inter

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In un certo senso, ha ragione Giuseppe Marotta che, in piena Design Week, per le vie del centro di Milano, si è lasciato andare a una netta e semplice riflessione: "Non è solo un Derby". Non può esserlo.

Perché Milan e Inter si giocano di più, in maniera differente: per i rossoneri vuol dire non permettere ai nerazzurri di vincere lo Scudetto, e di cucire la seconda stella sulla maglia. Viceversa, per la formazione di Simone Inzaghi vuol dire l'esatto contrario, e in più la possibilità di riscrivere la storia di un confronto centenerario.

Per la serie che se l'Inter dovesse vincere il Tricolore contro il Milan, in un San Siro rossonero, rivoluzionerebbe in maniera netta gli equilibri del tifo cittadino: perché nulla, dovesse accadere davvero, sarebbe più lo stesso. E anche dovesse, in futuro, il Milan fare la stessa cosa, non avrebbe lo stesso peso, arrivando "dopo".

Forse è per questo motivo che, anche in conferenza stampa, Stefano Pioli e Simone Inzaghi hanno segnato, inconsapevolmente, la differenza di umore tra le due squadre, alla vigilia della giornata più importante.

  • LA CONFERENZA STAMPA DI PIOLI PRIMA DEL DERBY

    Partiamo dalla conferenza stampa di Stefano Pioli, sia perché è andata in scena prima, sia perché ha offerto spunti e chiavi di lettura importanti per decifrare il momento del Milan.

    "Critiche troppo feroci? Non mi interessa, tifosi e giornalisti hanno il diritto di criticare: c'è chi l'ha fatto con rispetto e chi con meno".

    Già solo questa frase basterebbe per riassumere l'umore vissuto dai rossoneri, a pochi giorni dall'eliminazione dall'Europa League per mano della Roma di Daniele De Rossi.

    Pioli, in conferenza ha ricevuto diverse domande sul suo futuro, quasi tutte dribblate. Una, in particolare, ha aperto uno spiraglio sulla conferma del suo addio.

    "Se c'è qualcosa che mi porterò dietro? A fine anno farò le mie valutazioni e sicuramente mi porterò via qualcosa".

    Forse l'unica risposta che ha consegnato e che rimanda a un'esperienza che si sta per chiudere. Per il resto, i toni della conferenza stampa e alcuni argomenti trattati descrivono bene il clima vissuto in casa rossonera.

    "In tanti non sono stati milanisti quest'anno".

    Alla vigilia del Derby che può consegnare lo Scudetto all'Inter, umori non proprio "alti", rimarcati dall'osservazione di Carlo Pellegatti, rivolta proprio a Pioli. "Tiriamo un po' su l'atmosfera".

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  • LA CONFERENZA STAMPA DI INZAGHI PRIMA DEL DERBY

    Ad Appiano Gentile, invece, gli umori sono da "preparazione alla festa". E si nota sin da subito. Le domande rivolte a Simone Inzaghi sono anch'esse, come nel caso di Pioli, volte a fare un consuntivo della stagione, ma in chiave differente.

    E, per la prima volta da inizio anno, il tecnico dell'Inter si è esposto parlando non solo di un campionato praticamente vinto, ma addirittura "dominato".

    "Quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto dal 13 luglio: abbiamo fatto un campionato dominato. La salita sta per finire: vogliamo vedere il panorama".

    I discorsi sul futuro richiamano alla continuità, quelli sul presente a un'esperienza che va vissuta giorno dopo giorno, anche dopo il Derby.

    "Devo essere sincero: coi ragazzi se n’è parlato di quello che stiamo facendo. Abbiamo fatto un percorso magnifico quest’anno, abbiamo fatto una grande cavalcata, domani potrebbe essere un giorno importantissimo per tutti noi, ma non la stiamo vivendo come un’ossessione".

    Insomma, raramente Inzaghi si è esposto così, davanti ai microfoni. Segno che, anche lui, ha smesso gli abiti della sicurezza per indossare quelli di una festa che, o contro il Milan o in futuro, avrà inizio.

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  • PIOLI E I DUBBI SUL FUTURO

    Alle due conferenze stampa, è bene dirlo, si legano i discorsi sul futuro di Pioli e Inzaghi. Se il tecnico dell'Inter è quasi certo di una permanenza (poi, nel calcio, mai dire mai), quello del Milan è destinato a lasciare il club rossonero.

    Stando alle ultime voci di mercato, raccolte da Calciomercato.com, Pioli sarebbe più di un'idea per il Napoli di Aurelio De Laurentiis che, vista la mancata svolta, potrebbe cambiare nuovamente allenatore a fine stagione.

    Ecco, l'attuale tecnico rossonero sarebbe il profilo giusto, dopo la virata di Vincenzo Italiano verso il Bologna, in sostituzione di Thiago Motta.

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  • INZAGHI A UN PASSO DALLA STORIA

    Al di là della seconda stella, per Simone Inzaghi vincere lo Scudetto vorrebbe dire chiudere un primo ciclo all'Inter, e soprattutto lasciarsi alle spalle tre stagioni assai complesse.

    Vincerlo nel Derby, poi, aiuterebbe a dimenticare ulteriormente il Tricolore perso contro il Milan nel 2022, in rimonta, e a cancellare, pur in parte, le delusioni di Istanbul, di un anno fa.

    Un percorso formativo e insieme "storico" che permetterebbe allo stesso Inzaghi di entrare nell'Olimpo dei tecnici non solo dell'Inter, ma anche della Serie A, con un titolo consacrerebbe ancor di più uno dei progetti tecnici più interessanti negli ultimi dieci anni di calcio italiano, al di là dei colori, delle squadre (Lazio e Inter) e delle stagioni.

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