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Giroud PavardGOAL

Pavard e i francesi del Milan: "Li avevo stuzzicati dicendo che saremmo diventati campioni"

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Obiettivo raggiunto al primo tentativo per Benjamin Pavard, laureatosi campione d'Italia con l'Inter subito dopo l'addio al Bayern Monaco: un trionfo dal sapore speciale, arrivato nel derby contro il Milan che ha regalato la seconda stella ai nerazzurri.

Una gioia immensa per il francese, che in quel di Milano non è l'unico transalpino: il grosso della rappresentanza bleu si trova sulla sponda rossonera del Naviglio, ancora scottata per aver assistito in presa diretta allo Scudetto dei rivali.

Proprio degli sfottò pre-derby con i connazionali ha parlato Pavard nell'intervista concessa a 'la Repubblica', dove si è soffermato anche su Inzaghi e sulla scelta di lasciare Monaco di Baviera per dare inizio a una nuova esperienza di vita.

  • L'INTER ALLA PLAYSTATION

    "Era davvero forte. Mi ricordo ancora i tiri di Adriano".

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  • Giroud Theo Hernandez MaignanGetty Images

    I FRANCESI DEL MILAN

    "Prima della partita con il Milan li avevo stuzzicati, dicendo loro che saremmo diventati campioni contro il Milan. Siamo amici, ma il derby è il derby. In campo con Theo ci siamo affrontati, scontrati, spinti".

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  • L'ADDIO AL BAYERN

    "Lì avevo vinto tutto e ho capito che era il momento di cambiare. A 27 anni cercavo una nuova avventura, dopo sette anni in Germania. Volevo conoscere l’Italia, vivere la passione della Serie A. Poi c’è la tattica. A Monaco giocavo terzino, qui centrale, il ruolo che preferisco".

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  • Simone Inzaghi InterGetty

    IL SEGRETO DI INZAGHI

    "L’attenzione ai dettagli. Non sottovaluta niente. E la sua mentalità è condivisa da tutti alla Pinetina. Per questo stiamo così bene insieme. Tiene tantissimo a ogni particolare. Lo si capisce da come si agita in panchina. All’inizio lo guardavo con stupore, non avevo mai visto niente del genere. Poi ho capito. Anche dopo la vittoria del campionato, ci ha detto che è importante vincere le gare che restano".

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  • IL TACKLE SU LEAO NEL DERBY E L'ESULTANZA

    "Preferisco fare una bella scivolata che un goal. Per un difensore, un tackle può valere vale quanto una rete. E quello era il caso".

  • FUTURO NEL CALCIO

    "Non so in che ruolo, ma continuerò nel calcio. A Lille, nei giorni di riposo, andavo a vedere i miei amici giocare in squadre di dilettanti. A casa guardo partite di terza e quarta divisione e studio tutte le classifiche. Vittorie e fama non mi hanno cambiato. Non dimentico da dove vengo e come sono stato educato. Provo ad essere il più semplice possibile".

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