Più che in campo, insomma, il Milan ha scelto di cambiare soprattutto a livello dirigenziale.
Dopo il traumatico divorzio da Boban e Maldini, infatti, questa estate Cardinale ha puntato forte su Zlatan Ibrahimovic affiancando di fatto lo svedese a Furlani e Moncada sul mercato.
Una scelta coraggiosa ma anche rischiosa. E decisamente bocciata da Boban, che ha confessato di non aver capito quale sia il ruolo di Ibra in società.
Anche allontanare Stefano Pioli, il vero artefice dello Scudetto di due anni fa, per affidare la panchina rossonera a Paulo Fonseca è stata una mossa che ha fatto discutere e probabilmente farà discutere ancora molto.
Cambiare è stato giusto? Il nuovo Milan vincerà più di quello vecchio? Difficile dirlo, ad oggi.
Di certo un rinnovamento della rosa era indispensabile. Per il resto la parola, come sempre nel calcio, passa al campo.