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Lautaro InterGetty

Inter alla ricerca del vero Lautaro: si allunga il digiuno del 'Toro'

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Lo Scudetto è già realtà da un paio di settimane, festeggiato a dovere con l'abbraccio di migliaia di tifosi durante la sfilata in pullman scoperto in una Milano a tinte nerazzurre: tornare in campo dopo i 'bagordi' tricolori e giocare come se nulla fosse accaduto non era un esercizio scontato per l'Inter, a maggior ragione contro una squadra dalle mille motivazioni di classifica come il Sassuolo.

L'1-0 in favore dei neroverdi ha rappresentato il secondo k.o. in campionato per la truppa di Inzaghi, che il primo passo falso lo aveva conosciuto a San Siro proprio al cospetto del Sassuolo: al 'Mapei Stadium', peraltro, si è interrotta la striscia di gare consecutive con l'Inter sempre a segno in Serie A, specchio di un altro digiuno ben più prolungato.

Quello di capitan Lautaro, ancora una volta costretto a rimandare l'appuntamento con la rete: la medicina migliore per ogni attaccante alle prese con un periodo complicato.

  • GOAL ANNULLATO

    Eppure il timbro personale era arrivato al tramonto della prima frazione, quando dopo una lunga verifica il VAR ha decretato l'annullamento dell'1-1 nerazzurro.

    Una zampata degna del miglior Lautaro, cancellata dal fuorigioco al momento del tiro scoccato da Carlos Augusto e deviato da Toljan sul palo più lontano, dove l'argentino si era fatto trovare pronto all'appuntamento.

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  • A DIGIUNO DAL 28 FEBBRAIO

    La sfida del 'Mapei Stadium' non ha fatto altro che prolungare l'astinenza realizzativa del 'Toro', la cui ultima gioia personale risale addirittura al 28 febbraio e al sinistro a giro che superò Carnesecchi in Inter-Atalanta, recupero del 21° turno.

    In quella circostanza l'ex Racing si fece parare un calcio di rigore: errore a cui rimediò Dimarco, rapace nell'avventarsi sulla respinta di Carnesecchi per depositare la sfera in fondo al sacco.

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  • SEMPRE CAPOCANNONIERE

    Fa impressione accostare questo lungo digiuno al primo posto nella classifica marcatori in Serie A, dove Lautaro continua a primeggiare incontrastato a quota 23 reti.

    Il primo inseguitore resta Dusan Vlahovic, lontano sette lunghezze: il serbo ha quattro partite per cercare di colmare il gap, il che già di suo appare come un'impresa difficilmente verificabile.

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  • ADDIO AL RECORD

    Col passare del tempo e dell'assenza di marcature, Lautaro si è ritrovato a fare i conti con la realtà e con la rinuncia all'inseguimento del record di reti in un singolo campionato di Serie A.

    Se prima i 36 goal di Gonzalo Higuain e Ciro Immobile sembravano un traguardo alla portata per il 'Toro', la drasticità del momento ha indotto a mettere da parte i sogni di gloria per fare spazio all'agognata ricerca di un posto al sole, dopo una scorpacciata che ha avuto l'effetto indesiderato di un'indigestione ancora da smaltire.

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