Maurizio Sarri NapoliGetty Images

Sarri, dubbi sul VAR: "Prima voglio capire chi decide"

Maurizio Sarri è pronto per la sua terza stagione sulla panchina del Napoli, stagione che come ammesso durante una lunga intervista a 'Il Corriere della Sera' spera sia quella in cui raccogliere i frutti dopo tanti complimenti per il bel gioco espresso.

"Se parlano due che hanno reso grande il calcio italiano come Sacchi e Lippi, è motivo di orgoglio. Poi però servono i riscontri in campo. Ecco, vincere mi fa sinceramente più piacere che ricevere attestati di stima", spiega Sarri.

L'obiettivo, pur senza nominarlo direttamente, insomma si chiama Scudetto: "Tutti noi abbiamo deciso di continuare con il Napoli è perché sappiamo di poter dare di più dello scorso anno.

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Le gerarchie del campionato probabilmente cambieranno, le due milanesi non potevano stare a guardare ancora e si stanno attrezzando. Mi incuriosisce il lavoro che Spalletti farà all’Inter. A noi toccherà non farci trovare spiazzati".

Sarri quindi si difende dall'accusa di sollevare troppe polemiche: "Che i nostri campi siano i peggiori è un fatto oggettivo. Che il 98% dei giocatori si innervosisce a giocare alle 12.30, è una verità. Dico quel che penso, soprattutto dopo una vittoria. Senza retropensieri".

PS Sarri VAR

Peraltro neppure il VAR, che sarà in vigore da questa stagione, sembra convincere troppo il tecnico del Napoli: "Vorrei prima capire chi vede le immagini, chi decide se devono darmi un rigore contro o a favore".

Sarri poi conferma la sua idiosincrasia verso il calciomercato: "Resto un uomo di campo, non potrei permettermi di sprecare energie per fare altro. Il mercato non mi interessa e non mi piace".

Ma sul possibile addio di Reina il tecnico ammette: "Quando sono iniziate a circolare voci su di lui, molti giocatori mi hanno chiamato dalle vacanze, volevano notizie. Capisci così quanto Pepe sia un punto di riferimento per questo gruppo e anche per me".

Infine Sarri spiega il rapporto con De Laurentiis, non sempre facilissimo: "Il presidente va accettato per quello che è. Ho scelto di interpretare il suo modo di essere e ho capito che le sue reazioni sono momentanee. Basta lasciarlo sbollire e la scena cambia".

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