Rudiger Lulic Lazio Roma Serie AGetty Images

"Rudiger vendeva calzini": Lulic rischia 10 giornate di squalifica

Strascichi da derby. Solo che stavolta, se fuori dal campo non si sono registrati episodi da censura, a parole sono stati decisamente più seri e pesanti del solito. E ora Senad Lulic, l'autore del polverone che nella Capitale sta tenendo banco da ieri pomeriggio, rischia grossissimo.

"Rudiger parlava già prima della partita. Due anni fa era lì a Stoccarda, vendeva pure calzini o cinture e adesso fa il fenomeno - le parole del giocatore della Lazio a 'Mediaset Premium' - Ma non è colpa sua, è colpa di quelli che stanno intorno a lui che non fanno crescere un ragazzo maleducato. Ma lasciamo stare, sono provocazioni che capitano e capiteranno anche in futuro".

VIDEO - Lulic: "Anche i bianchi vendono calzini..."

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Un clima incandescente sorto già un giorno prima della partita, quando il difensore tedesco aveva provocato la Lazio in un'intervista al 'Tempo': "Non conosco loro e non conosco il loro allenatore". Una 'guerra' proseguita anche in campo, tra scaramucce e la rissa nata dopo il goal del vantaggio della Roma firmato da Strootman.

A pagare per tutti, ora, rischia di essere proprio Lulic. Il bosniaco sarà certamente deferito dalla Procura della FIGC, e potrebbe ora andare incontro a conseguenze particolarmente pesanti: 10 sono le giornate di squalifica previste dal regolamento per chi si renda protagonista di azioni discriminatorie nei confronti di una persona di etnia, razza o religione diversa.

Non rimane dunque che da attendere la decisione del Giudice Sportivo: la Lazio spera che i 10 turni possano essere 'scontati' e magari anche dimezzati con l'inserimento di misure alternative, anche se il timore che Lulic venga stangato è naturalmente molto alto. Le parole pronunciate davanti alle telecamere, del resto, non lasciano spazio a dubbi.

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