Simone Scuffet UdineseGetty

Prima di Donnarumma, Scuffet: sì al diploma, no all'Atletico

Le ultime settimane sono state indubbiamente quelle di Gianluigi Donnarumma, protagonista di un vero tira e molla di mercato insieme al suo procuratore Mino Raiola: alla fine il baby portiere prodigio dovrebbe mettere la firma su un contratto di 5 anni a 6 milioni a stagione, con tanto di ingaggio da parte del Milan del fratello Antonio come terzo portiere (1 milione a stagione il suo compenso).

Lo stress e la pressione per una trattativa quasi infinita hanno portato Donnarumma a decidere di non svolgere, da privatista e con un anno di anticipo, l'esame di maturità, preferendo volare ad Ibiza per godersi le vacanze.

Una scelta che ha fatto discutere, completamente opposta a quanto invece successe nell'estate del 2014: un allora 18enne Simone Scuffet decise di rifiutare la proposta dell'Atletico Madrid per restare all'Udinese, suo attuale club in cui è cresciuto sin da ragazzino.

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Motivo del rifiuto l'esigenza di restare nell'ambiente che lo ha visto muovere i primi passi da calciatore e, soprattutto, la volontà di dare precedenza agli studi ed al raggiungimento dell'obiettivo del diploma, poi perseguito con una valutazione di 72 su 100.

L'Atletico Madrid stette per trovare un accordo con l'Udinese ed offrì al ragazzo un contratto di 5 anni da 900mila euro a stagione, più bonus, cifra che a quell'età non può lasciare indifferenti, tutt'altro.

Decisiva fu anche la volontà di tutta la famiglia Scuffet, intenzionata a non stravolgere nel giro di pochi mesi la vita di un ragazzo che all'epoca era da poco esploso a suon di prestazioni che gli erano valse la nomea di degno erede di Gianluigi Buffon.

Scuffet Balotelli Udinese Milan Serie AGetty

L'esordio in Serie A avvenne l'1 febbraio 2014 in un Bologna-Udinese 0-2 che lo vide subito grande protagonista tra i pali, tanto da meritarsi la riconferma anche dopo il ritorno dall'infortunio dall'allora portiere titolare Brkic.

La stagione successiva il nuovo tecnico friulano Stramaccioni gli preferì il nuovo arrivato Karnezis, portiere della Nazionale greca prelevato dal Granada: da lì un inesorabile declino ed un trasferimento, in prestito, nella stagione 2015-2016 al Como in Serie B, conclusasi con la retrocessione dei lariani e con ben 52 reti subìte in 35 presenze.

Scuffet Udinese

Lo scorso anno fece ritorno all'Udinese con cui disputò soltanto 6 gare nel finale di stagione, troppo poco per uno dei talenti più cristallini che il calcio italiano ha l'obbligo di non gettare definitivamente nell'oblio.

Lo stesso Scuffet ha però glissato sull'argomento, con un'intervista rilasciata a 'La Gazzetta dello Sport' un anno fa, spiegando che il motivo del suo rifiuto non sia da ricollegare alle esigenze scolastiche: "Io ho scelto di restare a Udine per l’ambiente, per i preparatori dei portieri. Volevo continuare a crescere. Rimpianti? No, sentivo che era la cosa giusta. E se lo sentivo è stato giusto fare così".

Chissà come sarebbero potute andare le cose in caso di sì all'Atletico in quell'estate di tre anni fa: magari Scuffet sarebbe ora il portiere titolare dei 'Colchoneros' al posto di Oblak, o forse no. Di sicuro, a soli 21 anni, ha ancora tutto il tempo di dimostrare il suo reale valore, magari proprio all'Udinese che potrebbe concedergli finalmente una chance da titolare: stavolta magari senza le pressioni portate dall'essere un enfant prodige.

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