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Introiti Champions e bilancio: ecco perché la Roma si sta muovendo così sul mercato

Salah ceduto al Liverpool, Manolas vicino allo Zenit, Szczesny rientrato all’Arsenal per fine prestito. La Roma ha già perso (o quasi) tre dei suoi titolari, intoccabili nell’undici disegnato nelle ultime due stagioni da Luciano Spalletti.

Inevitabilmente tra i tifosi giallorossi monta la preoccupazione nel vedere in parte smantellata la squadra che, pur senza incantare, aveva preso forma fino a conquistare il 2° posto in campionato e di arrendersi soltanto allo strapotere della Juventus.


PERCHE' LA ROMA VENDE I SUOI TOP PLAYER?


Ma perché la Roma si sta muovendo in questa maniera sul calciomercato? La risposta è facile da trovare. Nel corso della stagione sportiva appena conclusa, la Roma non ha preso parte alla Champions League e ciò fa sì che nel bilancio annuale relativo al 2016-2017 in casa giallorossa siano venuti a mancare degli introiti importanti. Per intenderci, la partecipazione alla massima competizione europea ha portato nelle casse del Napoli una cifra vicina ai 65 milioni di euro.

Un mancato introito non da poco, che ha inevitabilmente pesato sul bilancio giallorosso che andava dunque "risanato" con delle cessioni importanti. La stagione 2016-2017 si concluderà proprio il 30 giugno e la Roma è stata dunque “costretta”  a far cassa entro quella data per poter includere i milioni incassati dalle cessioni di Salah e Manolas alla voce ‘entrate’ nel bilancio della stagione appena trascorsa.


COSA CAMBIERA' DAL 1° LUGLIO?


A partire dall’1 luglio, però, la Roma potrà tornare a spendere. All’inizio del mese prossimo, infatti, partirà a tutti gli effetti la stagione 2017-2018, quella che porterà nel bilancio della Roma gli introiti derivanti dalla partecipazione alla prossima edizione della Champions League e, di conseguenza, Monchi potrà muoversi liberamente, comprando senza dover necessariamente vendere.

Nel bilancio della prossima stagione, infatti, potranno essere inseriti i circa 60 milioni garantiti dalla partecipazione alla competizione (tra incassi, diritti tv&market pool) ed è proprio attingendo da questi introiti certi che la società guidata dal presidente Pallotta potrà rafforzare l'organico. 

Va da sè che la Roma sostituirà per prima cosa i giocatori ceduti e poi, a fronte di eventuali cessioni (Paredes, Mario Rui e Doumbia i principali indiziati), potrà puntellare ulteriormente la rosa.

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Tenendo in considerazione il recupero di Florenzi e il probabile acquisto di Karsdorp, Rudiger potrà tornare ad agire in mezzo, completando la batteria dei centrali con Fazio, Moreno e Juan Jesus e sostituendo così, sul piano numerico, Manolas.

L’altro titolare da rimpiazzare è Salah ed è lì che la Roma dovrà concentrarsi principalmente. Il nome di Berardi torna spesso d’attualità ma l’esterno del Sassuolo non risulta essere il candidato numero uno. Anche i nomi di Thauvin e Ghezzal sembrano essersi raffreddati, mentre restano d’attualità quelli di Ounas e, adesso, di Deulofeu.

La Roma, insomma, non ha affatto intenzione di smobilitare. Affatto.  La società giallorossa (che nel frattempo ha anche annunciato la ristrutturazione del finanziamento con Goldman Sachs) sta soltanto facendo inevitabilmente i conti con bilanci e regolamenti per poi potersi dedicare al rafforzamento della rosa. 

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